Scommesse, la Procura indaga
Nel mirino tre partite dell'Ascoli

In attesa di ascoltare il pentito Gervasoni, impegnato lunedì 12 marzo in un altro interrogatorio fiume (otto ore) a Cremona dal pm di Martino, la procura di Palazzi continua il suo lavoro a ritmi serrati. Nel mirino altre partite con in campo l'Ascoli.

In attesa di ascoltare il pentito Gervasoni, impegnato lunedì 12 marzo in un altro interrogatorio fiume (otto ore) a Cremona dal pm di Martino, la procura di Palazzi continua il suo lavoro a ritmi serrati. Nelle audizioni odierne, gli 007 di via Po hanno concentrato i loro sforzi su Piacenza e soprattutto Ascoli (oltre che sull'AlbinoLeffe), per verificare quanto già raccontato non solo da Gervasoni, ma anche dall'altro pentito Micolucci, che avrebbe fornito alla procura federale nuovi spunti nel suo ultimo interrogatorio.

Tanto che lunedì sarebbe stato chiesto conto a capitan Di Donato, all'Ascoli dal 2007, di tre nuove partite finite sotto l'attenzione dalla procura federale, oltre alle già note Ascoli-Atalanta (1-1) del 12 marzo 2011 e Novara-Ascoli (1-0) del 2 aprile 2011: si tratta di Ascoli-Torino (0-4) del 26 marzo 2011, Ascoli-Siena (3-2) del 13 maggio 2011 e di una delle due sfide con il Sassuolo.

Al termine dell'interrogatorio, durato circa un'ora, il legale di Di Donato, Katia De Nicola, ha provato a delineare lo scenario dei fatti contestati. «Abbiamo parlato di molti episodi sportivi relativi all'intera stagione 2010/'11, anche per capire quale fosse la situazione nello spogliatoio dell'Ascoli e sul campo - ha spiegato l'avvocato De Nicola, ribadendo però l'estraneità assoluta del suo assistito -. Non abbiamo parlato solo di partite di fine campionato: ci hanno chiesto di 4-5 gare, e forse anche di più».

Un'ora è durato anche l'interrogatorio di Gazzola, dal 2009 al 2012 all'Ascoli, e attualmente al Sassuolo. «Non avevo nulla da nascondere - ha dichiarato Gazzola all'uscita dopo un'ora di interrogatorio -. Sono venuto per testimoniare su alcune cose a livello generale, ma ribadisco la mia totale estraneità ai fatti. Di questa storia non so nulla».

In via Po, hanno sfilato poi anche Rickler, ex Piacenza (nel '08-'09 e nel '10-'11), e Turati, ex Ancona (nel '08-'09), entrambi tirati in ballo da Gervasoni, il primo per AlbinoLeffe-Piacenza (3-3) del 20 dicembre 2010, il secondo per AlbinoLeffe-Ancora (3-4) del 30 maggio 2009.

«Su AlbinoLeffe-Piacenza del 20 dicembre 2010 - si legge nel verbale di Gervasoni - Cassano, portiere del Piacenza, mi disse che l'incontro era stato combinato non solo dai giocatori, ma dalle stesse società, tant'è che lo stesso scommise una certa cifra tramite Zamperini, mentre anche i fratelli Cossato mi riferirono di avere scommesso una somma di denaro dopo avere ricevuto conferma dell'avvenuta manipolazione della partita grazie a Rickler e Passoni».

Su Turati, invece, lo stesso Gervasoni dice: «L'ultima giornata di campionato '08-'09 si disputò AlbinoLeffe-Ancona che perdemmo 4-3 - si legge ancora nel verbale -. Qualche giorno prima, vennero a parlarmi tre giocatori dell'Ancona. Io manifestai la mia disponibilità e parlai con i miei compagni, ma non tutti erano d'accordo. Pertanto, dissi loro che per me poteva stare anche bene, ma pur assicurando il mio apporto, non avrei potuto certo garantire il risultato. Io non feci niente di particolare e, dato il risultato, un paio di giorni dopo, quei giocatori mi portarono circa 15.000 euro: erano Colacone, Turati e Mastronunzio».

Entrambi i diretti interessati, interrogati per un paio d'ore circa, hanno negato qualsiasi coinvolgimento, limitandosi, per bocca dei loro legali, ad un classico: «Abbiamo chiarito tutto, siamo sereni».

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