Colantuono: «A testa alta
Per noi era difficile segnare»

«Stasera il Milan è partito forte - ha spiegato Colantuono - mentre noi eravamo un poco timorosi. Poi la partita è stata equilibrata, abbiamo creato i presupposti per segnare e nella ripresa stavamo anche meglio del Milan. Ma fare gol contro queste squadre è difficile»

«Atalanta ago della bilancia per lo scudetto? Difficilmente le grandi squadre sbagliano le partite importanti: il pareggio della Juventus contro il Lecce è stato un infortunio, non credo si ripeterà». Dopo la sconfitta rimediata contro il Milan, il tecnico dell'Atalanta Stefano Colantuono non sembra credere alle possibilità della propria squadra, di scena contro la Juventus nella 38ª e ultima giornata di campionato.

«Stasera il Milan è partito forte - ha spiegato Colantuono ai microfoni di Sky Sport - mentre noi eravamo un poco timorosi. Poi la partita è stata essenzialmente equilibrata, abbiamo creato i presupposti per segnare e nel secondo tempo stavamo anche meglio del Milan. Ma fare gol contro queste squadre è difficile. Comunque l'Atalanta è uscita a testa alta anche da San Siro».

Colantuono ha poi espresso la propria opinione sul gesto dell'allenatore della Fiorentina Delio Rossi, che ha alzato le mani sul proprio calciatore Ljajic, reo di averlo applaudito ironicamente per la sostituzione. «Sicuramente il gesto è forte - ha dichiarato il tecnico dell'Atalanta - ma Rossi è stato provocato. Bisogna mettersi anche nei panni dell'allenatore che sta vivendo una situazione particolare, la Fiorentina rischia la retrocessione».

«La reazione contro Ljajic non è bella, ma i giocatori devono imparare a rispettare la persona, e in primo luogo l'uomo, quando vengono sostituiti. Ma perchè l'allenatore si deve prendere l'insulto o l'applauso ironico dal calciatore? Il tecnico non può essere fatto passare sempre per lo zimbello».

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