La crono di Milano va a Pinotti
Il Giro conquistato da Hesjedal

Lo specialista bergamasco Marco Pinotti (Bmc Racing Team) ha vinto la 21ª e conclusiva tappa del Giro d'Italia a cronometro, la Milano-Milano di 30 km. Il Giro è stato vinto dal canadese Hesjedal che ha superato in extremis lo spagnolo Rodriguez.

Lo specialista bergamasco Marco Pinotti (Bmc Racing Team) ha vinto la 21ª e conclusiva tappa del Giro d'Italia a cronometro, la Milano-Milano di 30 km, con il super tempo di 33'06" prevalendo per 39 secondi sull'inglese Geraint Thomas.

Il Giro è stato vinto dal canadese Ryder Hesjedal (Garmin-Barrracusa) che - come era prevedibile, considerata la sua superiorità nella corsa contro il tempo - ha superato in extremis lo spagnolo Joaquin Rodriguez recuperando i 31 secondi che aveva di ritardo e staccando il suo avversario di 16 secondi.

Sul podio anche il belga Thomas De Gendt (a 1'39"), nessun italiano tra i primi tre (quarto Scarponi), come non avveniva dal 1995. È il primo trionfo per un canadese: Hesjedal non ha vinto nemmeno una tappa, ma è stato indubbiamente il miglior corridore in una corsa rosa orfana di grandi campioni.

Per Pinotti, una dei due bergamaschi ad aver concluso il Giro con Matteo Carrara, una splendida gratificazione dopo l'incidente al Giro d'Italia 2011: «Era un anno che attendevo questo momento» ha commentato l'ingegnere di Osio Sotto.

Pinotti si gode il successo nell'ultima tappa del Giro, una prova contro il tempo che l'ha confermato tra i grandi specialisti della disciplina. «Nell'ultima settimana - ha confessato a Raisport - ho cercato di recuperare tutte le energie come feci già quattro anni fa. Alla fine ero stanco ma contento: vincere all'ultimo giorno è la cosa più bella perché resta a lungo, mentre se vinci a metà Giro la gloria dura 24 ore».

Un pensiero sul podio finale senza un corridore italiano: «Da qualche anno la corsa è sempre più internazionale. Quest'anno tutte le squadre hanno portato corridori in ottime condizioni, e forse questo è anche un bene per la corsa».

Infine, sulle sue chance di medaglia all'Olimpiade: «A Londra sarà diverso, sarà una corsa che si vive in un giorno, mentre crono come questa del Giro arrivano dopo tre settimane. Punto naturalmente a fare bene, ma per una medaglia sono tanti e pericolosi gli avversari».

«È stata una esperienza fantastica, ho cominciato a crederci sempre di più giorno dopo giorno quando vendevo che stavo bene sia in montagna che negli altri percorsi». Lo ha sottolineato il vincitore del Giro Hesjedal subito dopo la conclusione della cronometro di Milano. «Le gambe giravano - ha aggiunto il candese -, la testa stava bene, sono arrivato all'ultima tappa in condizione e sono riuscito a scrivere una pagina di storia importante».

Ordine d'arrivo dell'ultima tappa
1. Marco PINOTTI (Ita, Bmc) in 33'06"
2. Geraint Thomas (Gbr, Sky) a 0'39"
3. Jesse Sergent (Nzl, RadioShack) a 0'53"
4. Alex Rasmussen (Den) a 1'00"
5. Thomas De Gendt (Bel) a 1'01"
6. Ryder Hesjedal (Can) a 1'09"
7. Gustav Erik Larsson (Swe) a 1'14"
8. Maciej Bodnar (Pol) a 1'15"
9. Svein Tuft (Can) a 1'22"
10. Julien Vermote (Bel) a 1'23"
72. Matteo Carrara a 3'12"

Classifica finale generale
1. Ryder HESJEDAL (Can) in 91h39'02" (km percorsi 3.514,1, media 38,342 km/h)
2. Joaquim Rodriguez (Spa) a a 00'16"
3. Thomas De Gendt (Bel) a 01'39"
4. Michele Scarponi (Ita) a 02'05"
5. Ivan Basso (Ita) a 03'44"
6. Damiano Cunego (Ita) a 04'40"
7. Rigoberto Uran Uran (Col) a 05'57"
8. Domenico Pozzovivo (Ita) a 06'28"
9. Luis Sergio Montoya Henao (Col) a 07'50"
10. Mikel Ituralde Nieve (Spa) a 08'08"
41. Marco Pinotti a 1h34'37"
96. Matteo Carrara a 3h19'18"

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