Conte deferito: omessa denuncia
Bonucci, l'accusa: illecito sportivo

Antonio Conte è stato deferito dalla Procura federale nell'ambito dell'inchiesta sportiva sul calcioscommesse. L'allenatore della Juventus ed ex tecnico del Siena dovrà rispondere per una doppia omessa denuncia in relazione alle partite Novara-Siena 2-2 e AlbinoLeffe-Siena 1-0.

Antonio Conte è stato deferito dalla Procura federale nell'ambito dell'inchiesta sportiva sul calcioscommesse. L'allenatore della Juventus ed ex tecnico del Siena dovrà rispondere per una doppia omessa denuncia in relazione alle partite Novara-Siena 2-2 e AlbinoLeffe-Siena 1-0 del campionato di serie B 2010-11.

Deferiti i giocatori della Juventus Leonardo Bonucci e Simone Pepe, entrambi per la partita Udinese-Bari (terminata 3-3) del 9 maggio 2010. Ma, mentre Pepe dovrà però difendersi dall'accusa di omessa denuncia, Bonucci dovrà rispondere per un presunto «tentato illecito», che, se provato, potrebbe costare al difensore della Nazionale tre anni di stop.

«Quando è iniziata questa vicenda sia a Cremona che alla Procura federale ci sono stati scenari molto gravi. A Cremona, come il procuratore Di Martino ha affermato, lo scenario si è ridimensionato e credo andremo incontro ad un'archiviazione. Per quanto riguarda la Procura federale, adesso vediamo che si tratta di omessa denuncia e non di illecito. Abbiamo ridimensionato il quadro. Credo che l'attività svolta nel periodo d'indagini abbia contribuito nel delineare e ridimensionare l'ipotetica responsabilità del signor Antonio Conte».

È quanto ha affermato l'avvocato di Antonio Conte, Antonio De Renzis, nel giorno del deferimento dell'allenatore della Juventus. Sull'ipotesi patteggiamento, poi, ha aggiunto: «Un avvocato previdente non esclude niente a priori, perché deve valutare le situazioni in cui si deve muovere. Il patteggiamento nella giustizia penale è una cosa, nella giustizia sportiva un'altra. L'ipotesi non viene fatta dalla difesa e da Antonio Conte: io non posso dire se ci sarà o meno. Abbiamo definito il primo step, ridimensionando l'ipotesi accusatoria, poi valuteremo come muoverci».

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