Bergamasca: 847 campi da calcio
Ma molti impianti sono obsoleti

Ottocentoquarantasette: sono i campi da calcio e calcetto in provincia di Bergamo. Le palestre sono poco meno, 809, ma ci sono anche 88 piscine, 117 campi da basket, 7 campi da golf, un campo di atterraggio. Lo dice il censimento regionale degli impianti sportivi.

Ottocentoquarantasette: sono i campi da calcio e calcetto in provincia di Bergamo. Le palestre sono poco meno, 809, ma ci sono anche 88 piscine, 117 campi da basket, 7 campi da golf, un campo di atterraggio. Lo dice il censimento regionale degli impianti sportivi. In Bergamasca sono in totale 3.478.

Lo sport in Lombardia conta oltre 17 mila impianti e 6.000 centri: i dati sono aggiornati allo scorso 30 settembre e sono stati presentati dall'assessore regionale allo Sport e Giovani, Luciana Ruffinelli, nel corso del convegno «Impianti sportivi sostenibili ed energeticamente autosufficienti», nell'ambito di Made Expo 2012, la fiera internazionale dell'edilizia e dell'architettura. Nell'allegato l'elenco di tutti gli impianti in Lombardia, tipo per tipo e provincia per provincia.

STRUTTURE OBSOLETE - «Il 24 per cento degli impianti - ha spiegato l'assessore - è da considerarsi obsoleto, essendo stato realizzato da oltre 20 anni e da meno di 30, e necessita pertanto di interventi di ristrutturazione e adeguamento alle norme, mentre il 41 per cento degli impianti è addirittura molto obsoleto, essendo stato realizzato da oltre 30 anni, e necessita, laddove economicamente conveniente, di interventi di ripristino e adeguamento».

IMPIANTI POCO FRUIBILI E NON ECOSOSTENIBILI - Luciana Ruffinelli ha evidenziato come sia necessario migliorare questa situazione, che si riflette anche sulla fruibilità degli impianti. «Il 62 per cento degli impianti - ha detto - risulta essere poco fruibile da un punto di vista strutturale, sia per una mancanza di copertura e in buona parte anche di impianto di illuminazione, sia per una questione di fondo degradato, costituito in materiale naturale come erba o terra battuta, facilmente deteriorabili. Inoltre, solo l'1 per cento degli impianti è dotato di pannelli solari, termici o fotovoltaici per la produzione di energia sostenibile».

RISPOSTE DELLA REGIONE - «Partendo da questi dati - ha spiegato l'assessore - è più facile indirizzare le politiche rivolte al sostegno degli impianti sportivi, con la precisa volontà di agevolare la riqualificazione del grande patrimonio esistente, migliorandone la sostenibilità gestionale e favorendo la realizzazione di nuove strutture. Per perseguire gli obiettivi sono state scelte due strade: il sostegno finanziario all'ammodernamento e alla riqualificazione degli impianti esistenti, che prevede fra l'altro premialità per gli impianti di illuminazione a led e fotovoltaici, e l'individuazione di 'modelli di riferimento', utili alla realizzazione di nuovi impianti, ma anche alla riqualificazione di quelli esistenti».

SOSTEGNO A MISURA - Luciana Ruffinelli ha spiegato come sono erogati i fondi. «Il sostegno finanziario alla realizzazione delle opere - ha detto - da diversi anni non è più erogato 'a pioggia' bensì 'a misura', secondo parametri che tengono conto della qualità progettuale e della sostenibilità gestionale. Si va dalla  tipologia dell'impianto sportivo (polivalenza, monovalenza, misto) alla sua fruibilità (fondo, illuminazione, copertura), all'utilizzo di fonti energetiche alternative (pannelli solari, cappotti isolanti, geotermico o pompe di calore), fino ad arrivare all'utilizzo di strumenti, automatismi, risorse disponibili e di sostegno della gestione (sistemi automatici manutenzione erba naturale e utilizzo acqua di falda ad uso irriguo)».

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