«Intollerabili cori e l'abbonamento
non deve servire a coprire le multe»

Adesso basta! Non è più tollerabile aver sottoscritto un regolare abbonamento, da inoltrare per multe alla Federazione. Cori offensivi di ogni genere, fumogeni, bengala e chi più nè ha nè metta sono, ahinoi, stabilmente di casa allo stadio “Azzurri d'Italia”.

L' ultima ammenda è di 10 mila euro inflitta dal giudice per la gara di giovedì, con il Napoli da aggiungere a quelle precedenti. Al di là del gravoso danno economico per le casse nerazzurre, l'equivalente a campionato concluso dell'ingaggio di un giocatore di medio spessore della rosa, se si continua di questo passo, c'è ben altro di più sconcertante. In primo luogo il concreto rischio per l'incolumità degli ignari presenti sulle scalinate seguito dall'inciviltà gratuita degli autori.

L'uno e l'altra, del tutto inaccettabili specie se inquadrati in uno spettacolo sportivo. E non ci si aggrappi, per carità, al generico “così accade pure all'interno degli stati del bel Paese perché allora, signori, cambiamo subito discorso. Senza contare un ulteriore aspetto, secondo noi, per nulla secondario: non ci va di essere etichettati tali, quanto bergamaschi. C'è chi invita le Forze dell'ordine ad un maggior controllo da effettuarsi alle entrate della struttura di viale Giulio Cesare.

Ma provate un pò a pensare se i circa 15 mila spettatori, di norma a partita, venissero perquisiti ai cancelli ad uno ad uno, a che ora si concluderebbero le stesse operazioni? Del resto basta pensare all' estenuante fila che sono soliti compiere i 100-150 viaggiatori che utilizzano un aereo di linea prima di accedere al proprio imbarco.

Arturo Zambaldo

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