Atalanta, un ko da analizzare
E sabato arriverà il Parma

Bisognerà riflettere a lungo sul terzo passo falso, in rapida successione, dei nerazzurri. Nella sostanza a Bologna, contro i rossoblu di Pioli, si è ripetuto il deludente copione recitato otto giorni prima, in casa, con il Genoa.

Bisognerà riflettere a lungo sul terzo passo falso, in rapida successione, dei nerazzurri. Nella sostanza a Bologna, contro i rossoblu di Pioli, si è ripetuto il deludente copione recitato otto giorni prima, in casa, con il Genoa.

Due antagoniste, allora, fanalino di coda e, pertanto, terribilmente affamate di risalire la corrente. Pancia piena, in entrambi i casi, viceversa  per i nerazzurri, considerata la soddisfacente classifica? Secondo noi, sicuramente, sì.

Ma pure sotto l'aspetto propriamente tattico c' è stato parecchio che non ha funzionato. Alllargandoci all'1-4 subito in Toscana, balza all'occhio che la difesa atalantina ha incassato ben 7 gol realizzandone 2.

Cifre che parlano da sole: la porta di Consigli è troppo perforabile e si fatica troppo in fase realizzativa. Se non si provvede a dare un taglio a questa situazione c'è da preoccuparsi e come.

Inevitabile, poi, non dare spazio a Gabbiadini. Il possente Manolo di Bolgare ha confezionato un pessimo scherzo: oltre a segnare il gol vincente con un'acrobazia dalla “A” maiuscola, ha colpito un palo e ha dato l'opportunità all' ex compagno di squadra Consigli di compiere un intervento strappa applausi.

Nessun eccesso di euforia nell'osservare la rete della porta atalantina gonfiarsi al gol, e questo gli fa onore. Ma, al tempo stesso, è facile ipotizzare che il pensiero del giovane bomber sia tornato a quando a Bergamo veniva utilizzato col contagocce.

Spostiamoci al prossimo impegno, quello di sabato pomeriggio, allo stadio , Azzurri d'Italia. Ospite di turno il Parma di Roberto Donadoni, un altro, cresciuto come Gabbiadini, nel prolifico vivaio di Zingonia. Parma che per qualità e posizione di graduatoria ci assomiglia un bel po'.

Auspicabile che, a parità di spessore tecnico, siano le motivazioni venute meno nelle ultime uscite a determinare la nostra rinascita. Ve ne sarebbe bisogno, come la classica aria che respiriamo.
Arturo Zambaldo

 

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