Stramaccioni: «L'Inter ha rabbia
È vietato piangerci addosso»

La parola «rabbia» è quella più ricorrente nella conferenza stampa di  Stramaccioni alla vigilia del match interno di domenica sera contro l'Atalanta. Giocare con determinazione e voglia: chiede questo il tecnico nerazzurro ai suoi ragazzi.

La parola «rabbia» è quella più ricorrente nella conferenza stampa di Andrea Stramaccioni alla vigilia del match interno di domenica sera contro l'Atalanta. Giocare con determinazione e voglia: chiede questo il tecnico nerazzurro ai suoi ragazzi in un momento di grande difficoltà della squadra, visto l'ultimo infortunio che ha messo ko Palacio.

«La squadra ha fatto un ottimo allenamento, c'è tutta la voglia di mettere in campo questa rabbia. Contro l'Atalanta sarà una partita chiave per noi. Nessuna perdita di fiducia, vedo i ragazzi carichi, abbiamo bisogno del sostegno dei tifosi. Se l'Inter metterà in campo tutto quello che ha e batterà l'Atalanta, credo che per il campionato il discorso sarà ancora aperto».

Stramaccioni non si arrende affatto: «Non voglio sentire intorno a noi frasi tipo: "Ormai è finita!" Mai piangersi addosso. Se ho ricevuto critiche sbagliate non mi interessa, non voglio fare elenchi su cose in cui avevo ragione o no, ripeto non mi interessa, conta solo l'Inter. Abbiamo perso due giocatori decisivi davanti, mancano tante gare. Io non mollo nulla, siamo tutti sulla stessa lunghezza d'onda».

«Sono sicuro che i tifosi capiranno il momento, da qui a metà maggio vinciamo più gare possibili, cerchiamo di arrivare in finale in Coppa Italia, battiamo l'Atalanta e mettiamoci alle spalle l'infortunio di Palacio. È una gara difficilissima, dobbiamo mettere qualcosa in più nella voglia di fare gol, che lo si faccia in mischia, spizzato, di testa, dobbiamo fare gol in tutti i modi».

L'Inter con le squadre medio-piccole ha spesso sofferto, come ha spiegato lo stesso Stramaccioni: «Sì, è capitato quando non avevamo il tridente in campo e nei momenti in cui la squadra avversaria era molto chiusa. In quest'ultimo caso, senza un centrocampo strutturato, si faceva fatica. Adesso abbiamo il modo di scardinare questi avversari. Kovacic è bravo, è un talento, è il giocatore che mancava in mezzo al campo, l'uomo utile per darci il secondo passaggio, quello che collega il centrocampo all'attacco. E poi c'è Cassano».

Inter dunque in buone mani secondo il suo allenatore. Servirà comunque maggiore attenzione da parte di tutti, soprattutto dei centrocampisti e degli attaccanti: «Rocchi, Alvarez, Guarin, Schelotto dovranno dare ancora di più. Sono loro che operano dalla trequarti - ha concluso Stramaccioni - Dobbiamo essere tutti più responsabilizzati».

Il probabile schieramento (3-4-1-2): Handanovic; Ranocchia, Samuel, Juan Jesus; Zanetti, Kovacic, Cambiasso, Pereira; Guarin; Rocchi, Cassano.

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