Atalanta, altro pareggio a Parma?
Sulla carta è possibile, poi...

Ipotizzare un pareggio in Parma-Atalanta, domenica allo stadio Tardini, può rientrare nella logica. Nessun tipo di accordo, sia chiaro e ne siamo convinti, ma alcune deduzioni porterebbero a pensarlo.

Ipotizzare un pareggio in Parma-Atalanta, domenica allo stadio Tardini, può rientrare nella logica. Nessun tipo di accordo, sia chiaro e ne siamo convinti, ma alcune deduzioni porterebbero a pensarlo.

Cominciamo dalle cifre per poi spostarci su altri fattori. Le contendenti in questione, sono separate in graduatoria da un unico punto con salvezza anticipata, pressochè, conseguita quando mancano quattro giornate alla conclusione. Inoltre, entrambe, sembrano esenti dal porsi ulteriori specifici obiettivi. In altre parole, nerazzurri ed emiliani sono consci che l'attuale collocazione in classifica, rimarrà sostanzialmente inalterata da qui alla fine del torneo.

Sempre, numeri alla mano, si affronteranno team che all'attacco, da sempre, incontrano obiettive difficoltà. Trentanove i gol totalizzati dal Parma; 36 dagli atalantini, media di poco superiore ad 1 gol a partita. Di poco spessore pure la differenza nelle reti incassate, il Parma ne ha subite 43, l'Atalanta 49 (media 1,5 a gara).

Insomma, due avversarie dai bilanci che tendono ad assomigliare parecchio. Ed a parità, più o meno, a livello di statistiche, un valore aggiunto potrebbero, allora, regalarlo i rispettivi allenatori sia per quello che riguarda l'approcio mentale alla sfida sia sotto l'aspetto tecnico-tattico. Ed anche in tal caso non mancano analogie negli identikit di Roberto Donadoni e Stefano Colantuono. Due mister che su panchine di club di medio spessore hanno e stanno raccogliendo buoni risultati. Certo, se uno pescasse il classico jolly a livello del singolo giocatore o per quanto concerne la disposizione tattica sul campo allora sì che la razionalità tanto decantata sopra verrebbe smentita di colpo. Chi è proiettato, cioè, a pronosticare la suddivisione della posta in palio andrebbe incontro alla figuraccia di turno.

Arturo Zambaldo

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