Scommesse, Masiello patteggia
Ora tremano sia Lazio che Genoa

Prende il via stamattina la nuova stagione dei processi al Calcioscommesse. Ad inaugurare la terza estate consecutiva da trascorrere in tribunale sarà il procedimento sul filone d'inchiesta Bari-bis, ma ad oscurare l'orizzonte è quello relativo al filone di Cremona.

Prende il via stamattina la nuova stagione dei processi al Calcioscommesse. Ad inaugurare la terza estate consecutiva da trascorrere in tribunale sarà il procedimento sul filone d'inchiesta Bari-bis, ma ad oscurare l'orizzonte è quello relativo al filone di Cremona, che coinvolge anche il capitano della Lazio, Stefano Mauri, oltre che Milanetto e il suo Genoa.

Intanto, oggi e domani alla sbarra, dinanzi alla Commissione Disciplinare, finiranno 33 tesserati e un club, il Bari: autori e complici, secondo l'accusa, nelle presunte combine di Bari-Treviso 0-1 (11 maggio 2008) e Salernitana-Bari 3-2 (23 maggio 2009). Tra gli imputati più noti ci saranno il portiere del Torino, Jean Francois Gillet e i suoi compagni granata, Alessandro Gazzi e Paulo Vitor Barreto.

Tutti dovranno rispondere dei loro trascorsi con la maglia dei biancorossi pugliesi, ma a temere di più è l'estremo difensore belga che, a 34 anni e con un deferimento per doppio illecito, rischia 4 anni di stop e di chiudere anzitempo la sua carriera. Proprio per questo Gillet sarà oggi nell'aula all'Hotel NH Vittorio Veneto di Roma. Con il suo avvocato Antonio D'Alesio, cercherà di parare le accuse del procuratore federale, Stefano Palazzi.

Sei mesi, invece, Barreto, deferito «soltanto» per un'omessa denuncia. Gli altri imputati sono principalmente giocatori del Bari o ex. La società pugliese, coinvolta per responsabilità oggettiva, inizierà anche la prossima stagione con un handicap in classifica di almeno 4 punti (lo scorso anno ne patteggiò 5) e forse senza il capitano e bomber Francesco Caputo che, deferito per illecito, rischia 3 anni. Patteggeranno, invece, i cosiddetti «pentiti» Andrea Masiello, poi finito all'Atalanta, Davide Lanzafame, Marco Esposito e Cristian Stellini.

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