Atalanta, ecco Migliaccio:
«A Napoli non ho mai vinto»

Migliaccio e il match del San Paolo di sabato sera: «Ci proveremo. Ancora non so se gioco, ma l'Atalanta non ha ancora perso. Io a Napoli in carriera ho ottenuto solo un pareggio, per il resto ho sempre perso. Così non va bene...».

Il mediano da battaglia è diventato un testimonial della difesa dell'ambiente. Dopo aver spazzato per anni il campo da calcio, ora Giulio Migliaccio ha contribuito a spazzare... Mugnano. Sì, il suo paese, 35 mila abitanti al confine con Napoli, coinvolto nel caos per le discariche in Campania. Dall'autunno del 2010 a Mugnano si fa la raccolta differenziata porta a porta, con Migliaccio (il cittadino illustre) finito sui manifesti quale testimonial dell'iniziativa. Oggi, tre anni dopo, la differenziata a Mugnano viaggia intorno al 67%. E Migliaccio alza il tiro: «Miglioreremo ancora».

Lei è il napoletano più amato di Bergamo. E qui ha preso casa.
«Quando è arrivata la proposta dell'Atalanta, zero dubbi. Ci siamo trovati in un momento, non poteva essere altrimenti: devo tutta la carriera a questa società, ha prevalso la riconoscenza. E ricordo bene le mie vacanze in Salento, prima che firmassi con l'Atalanta: tutti i bergamaschi che incontravo mi fermavano per invitarmi a tornare qui... Incredibile...».

È vero che per tornare ha rinunciato a un anno di contratto?
«Non serve parlare di queste cose. Ho firmato per due stagioni, sto bene, non vedo l'ora di giocare. Ho ritrovato l'ambiente che avevo lasciato, mille motivazioni, una squadra competitiva».

Per arrivare dove?
«In Italia si cambia sempre molto, l'Atalanta ha fatto una grande scelta confermando la squadra, il tecnico, i dirigenti. Io credo che si possa ripetere sui livelli dell'andata del campionato scorso, evitando quelle pause di troppo emerse nel ritorno».

Non sarà facile far punti a Napoli, sabato sera.
«Ci proveremo. Ancora non so se gioco, ma l'Atalanta non ha ancora perso. Io a Napoli in carriera ho ottenuto solo un pareggio, per il resto ho sempre perso. Così non va bene...».

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