La Fiorentina viola di rabbia
Contro l'Atalanta sarà a pezzi

Giornata da dimenticare per la Fiorentina, di scena domenica 22 a Bergamo, che ha pareggiato in casa per 1-1 contro il Cagliari subendo il gol al 90', ma soprattutto ha perso per infortunio due giocatori del calibro di Gomez e Cuadrado e ha avuto Pizarro squalificato.

La Fiorentina ha assaporato per 18' il primo posto in classifica, dal gol di Borja Valero al 26' della ripresa che ha sbloccato un match che, come aveva previsto Montella, si era fatto insidioso per i viola già privi di Cuadrado e Mario Gomez usciti per gravi infortuni, alla rete del neo entrato Pinilla al 44' che ha regalato il pari ad un buon Cagliari.

Anche per questo, ma non solo, alla fine è esplosa la rabbia di Montella e della sua squadra: colpa di un rigore non concesso da De Marco a Rossi atterrato da Murru in area al primo minuto di recupero e della successiva espulsione di Pizarro che ha fatto una corsa di 30 metri per chiedere in modo colorito e veemente all'arbitro di Chiavari, protagonista fino ad allora di una direzione deludente, il motivo della sua decisione.

Il tutto mentre dalla curva Fiesole partiva il coro «Noi siamo contro l'Italia» e lo stesso tecnico viola, al fischio finale, andava direttamente da De Marco per protestare. Questo l'epilogo di una gara non bella, contrassegnata da infortuni che alla vigilia del tour de force tra campionato (domenica la Fiorentina sarà di scena a Bergamo contro l'Atalanta) e Europa League priveranno la Fiorentina di Gomez e Cuadrado.

L'attaccante tedesco s'è fatto male a inizio ripresa scontrandosi con Agazzi riportando una parziale lesione del collaterale mediale del ginocchio destro che rischia di fermarlo per almeno due mesi mentre il colombiano, infortunatosi intorno alla mezz'ora del primo tempo dopo un contrasto con Nainggolan, accusa una lussazione alla spalla destra.

Nonostante queste tegole la Fiorentina era riuscita a sbloccare un match faticoso al cospetto di un Cagliari ben messo in campo, solido in difesa e pericoloso nelle ripartenze e con Astori che poco prima dell'intervallo, a due passi da Neto, aveva sparato alto di testa.

Fino ad allora i viola, senza l'acciaccato Pizarro (dentro Ambrosini) e con Pasqual in campo con una calotta a proteggere la fronte dopo la ferita riportata in nazionale, non avevano mai impegnato Agazzi. Ma aveva iniziato il secondo tempo con altro piglio malgrado il mancato apporto di Joaquin (sostituito con Pizarro a metà del secondo tempo) e Iakovenko (al debutto in A) inseriti per sostituire gli infortunati.

Montella cambiava più moduli, Rossettini rischiava l'autogol su tiro di Pasqual colpendo la propria traversa, Rossi seminava il panico nell'area sarda con i suoi guizzi e proprio da un suo assist di testa, mentre il Cagliari falliva alcuni contropiedi specie con Sau, la Fiorentina passava con Borja Valero di testa.

Lo spagnolo dedicava il gol al compagno di squadra Hegazy, di nuovo sotto i ferri dopo i 5 mesi di stop della scorsa stagione, la Fiorentina e i suoi tifosi pregustavano la vetta della classifica. Ma Lopez azzeccava la mossa, dentro Pinilla per il discontinuo Cossu e proprio l'attaccante cileno di testa su assist di Ibarbo realizzava l'1-1 a tempo quasi scaduto. Poi il finale convulso, con la Fiorentina che faceva esplodere tutta la sua rabbia e la sua amarezza.

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