Pinotti: «Ultimo Mondiale? Mah...
Conta la voglia, come per Horner»

Da martedì sera 17 settembre Marco Pinotti è in Toscana, al Bambolo di Donoratico, per preparare il suo ennesimo Mondiale a cronometro, che si disputerà mercoledì 25 settembre lungo i 57 chilometri da Montecatini a Firenze.

Da martedì sera 17 settembre Marco Pinotti è in Toscana, al Bambolo di Donoratico, per preparare il suo ennesimo Mondiale a cronometro, che si disputerà mercoledì 25 settembre lungo i 57 chilometri da Montecatini a Firenze.

Pino, è l'ultimo?
«Può darsi, ma una decisione la prenderò soltanto dopo il Mondiale. A febbraio compirò 38 anni, ma che saranno mai? Avete visto il mio amico Horner alla Vuelta?».

Già, Horner: sorpreso anche lei?
«Per niente. Dopo la crono l'ho detto subito: con tutta la salita che c'è, questo qui può arrivare sul podio. Io Horner lo conosco bene, siamo stati due anni compagni di camera nella Saunier Duval: mai visto uno così serio e determinato. Quando è venuto con noi aveva già 34 anni, ma lavorava con l'entusiasmo di uno junior. E guai a toccargli le sue abitudini alimentari: pizza d'asporto, hamburger, Coca-cola».

Torniamo a lei: la sua condizione?
«Ottima. Dal campionato italiano in avanti sono riuscito a rispettare il programma prefissato. Nei mesi di luglio e agosto mi sono allenato molto con la bici da crono: più bici da crono che bici da strada. Dunque, tutto okay».

Ora il Mondiale, l'ennesimo della sua lunga carriera. Obiettivo?
«Veda, ragionevolmente quattro uomini sono superiori di una spanna al resto del mondo. Parlo di Cancellara, di Tony Martin, di Wiggins e di Phinney. Dal quinto posto in giù c'è possibilità per tutti. Ma non è scritto da nessuna parte che i quattro dell'Avemaria indovinino tutti la giornata giusta: anche loro hanno due gambe come gli altri».

Leggi l'intervista completa su L'Eco di mercoledì 18 settembre

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