Consigli e Denis capri espiatori?
Attribuire colpe non serve a nessuno

Da che calcio è calcio se il portiere evita i gol e se gli attaccanti li segnano fioccano a destra e a manca fior di risultati. È, purtroppo, l'esatto contrario di ciò che è riuscito all'Atalanta, domenica, con la Fiorentina. Vota il sondaggio

Da che calcio è calcio se il portiere evita i gol e se gli attaccanti li segnano fioccano a destra e a manca fior di risultati. È, purtroppo, l'esatto contrario di ciò che è riuscito all' Atalanta, domenica, con la Fiorentina.

Allo stadio Azzurri d'italia, infatti, a Consigli c'è da imputare la prima marcatura viola; a Denis l'occasionissima fallita alla mezz'ora della ripresa, che avrebbe riaperto il match. Poi, a dirla tutta, altre concause hanno determinato il patatrac. Elenchiamole, già che ci siamo, in estrema sintesi. Prestazioni sotto tono di parecchi atalantini, lacune caratteriali dell'intero collettivo, mosse tecnico-tattiche del mister per lo più discutibili e fermiamoci qui.

Ma torniamo a Consigli e Denis. Ingeneroso e privo di costrutto ergere entrambi a capro espiatorio di uno 0-2 che, comunque, si aggiunge ai ko con Cagliari e Napoli e ad una classifica per nulla rassicurante. Per Consigli si può, in ogni caso, parlare del classico incidente di percorso non inusuale durante un campionato anche di numeri uno che vanno per la maggiore (e lui va lì inserito).

Non dimentichiamo che nelle gare precedenti avevamo applaudito a lungo la scelta della società di trattenerlo. Nessuno, del resto, osa anche solo dubitare sulle sue effettive qualità convinto, peraltro, che figuri da tempo sul taccuino del ct della nazionale Cesare Prandelli. Più o meno sulla medesima lunghezza d'onda ci va di collocare l'attaccante argentino. Inutile nascondersi dietro ad un dito: il miglior Denis non avrebbe ingigantito Neto nel respingergli il pallone calciato ad uno/due metri di distanza.

E Denis digiuna col gol, limitandoci al corrente torneo, da trecentosessanta minuti, recuperi esclusi. Troppi per un bomber che ci ha regalato puntualmente la doppia cifra da quando Pierpaolo Marino lo portò a Bergamo. Ma come per Consigli non facciamoci prendere dallo sconforto perché è risaputo che a un goleador di razza basta sbloccarsi per rinverdire, di colpo, fama e quant'altro. Gli era già accaduto, lo ricordiamo, nel corso del passato campionato.  Vota il sondaggio

Arturo Zambaldo

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