Remer, nuovo nome per il torneo
C'è da ridere per non piangere

Ridiamo per non piangere di fronte all'ennesima denominazione del campionato che vede impegnata anche nella stagione in corso (è il ventesimo anno consecutivo!) la Remer Treviglio.

Ridiamo per non piangere di fronte all'ennesima denominazione del campionato che vede impegnata anche nella stagione in corso (è il ventesimo anno consecutivo!) la Remer Treviglio. A torneo in corso è giunto il nuovo marchio deciso congiuntamente da Federbasket e Lega.

Non più Legadue gold, come comunicato la scorsa estate ma «Divisione nazionale A». Il tutto per complicare e confondere a più non posso le cognizioni in materia degli appassionati dell'affascinante disciplina sportiva. E per escogitare la magica etichettatura (preposti più cervelli) ci hanno messo un paio di mesi.

Bravi e complimenti vivissimi! Inoltre gli stessi promotori, con tanto di comunicato ufficiale, hanno imposto e sollecitato ai club interessati di esigere dai media di attenersi scrupolosamente alle disposizioni in materia. Meno male che non hanno parlato di sanzioni o magari di altri provvedimenti. Noi, invece, diciamo subito che non ci va di stare al gioco.

In altre parole reciteremo l'impopolare ruolo dei disobbedienti non certo per atteggiarsi ai classici bastian contrati. Da parte nostra continueremo, cioè, a definirla la Terza divisione visto che a precederla sono rimaste la serie A (quella in assoluto, dove approdò la mitica Alpe) e una Seconda categoria (la conobbe il mai dimenticato Celana).

Ci dicono che individuarla come «Divisione nazionale A» facilita l'avvicinamento degli sponsor. Ma perché mai? Forse che le aziende interessate a concedere la proprio sigla pubblicitaria non sanno contare sino al tre? Il Totò, di buona memoria, avrebbe reagito con un «ma mi faccia il piacere…».

Arturo Zambaldo

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