Floccari e Atalanta-Lazio:
«Quel mani fu involontario»

«Domenica a Bergamo vedrete una Lazio in campo per giocare la sua partita. Ci proviamo sempre, contro qualsiasi avversaria. Lo vuole l'allenatore, è una filosofia di calcio. E adesso abbiamo anche bisogno di recuperare punti». Parole di Floccari.

«Domenica a Bergamo vedrete una Lazio in campo per giocare la sua partita. Ci proviamo sempre, contro qualsiasi avversaria. Lo vuole l'allenatore, è una filosofia di calcio. E adesso abbiamo anche bisogno di recuperare punti». Parole di Sergio Floccari, attaccante della Lazioo ed ex atalantino.

Che partita sarà?
«Aperta, equilibrata perché l'Atalanta in casa si esalta. Noi proviamo sempre a fare calcio, i nerazzurri adesso sono intensi, organizzati. Sarà una sfida divertente».

Se potesse togliere un giocatore all'Atalanta?
«A dir la verità se potessi all'Atalanta toglierei almeno un giocatore per reparto, diciamo Denis, Cigarini e Stendardo. O la fantasia di Moralez. O le qualità di Bonaventura. Ma…».

Ma?
«Ma soprattutto, se potessi, all'Atalanta toglierei l'ambiente del Comunale. Non lo dico per piaggeria, so bene, e lo sanno anche i miei compagni, che giocare a Bergamo da avversari è molto difficile. E adesso l'Atalanta si è ritrovata».

L'ultima volta che lei ha incontrato l'Atalanta, nel gennaio scorso, a decidere la partita è arrivato quel suo gol, dopo il fallo di mano che aveva "controllato" il pallone.
«Mi sia permesso esprimere due concetti, per fare chiarezza senza alimentare polemiche. Primo: quel mio tocco di mano è stato assolutamente involontario. Lo dimostra la dinamica dell'azione. Secondo: l'arbitro dopo aver sentito l'arbitro d'area, che era a due passi da me, ha giudicato il fallo di mano involontario, quindi ha convalidato il gol. Il giorno dopo ne ho parlato a lungo con Cigarini al telefono, e ci siamo chiariti. Tutto qui. Un'altra cosa: dopo il gol non ho esultato perché contro l'Atalanta non l'avrei fatto comunque. Lì sono diventato calciatore».

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