«TuttoAtalanta», vince il fair play
La trasmissione premiata a Milano

Un riconoscimento per la trasmissione televisiva regionale che nella
scorsa stagione più si è distinta per il fair play dimostrato e la
completezza dell'informazione sportiva. Ovvero «TuttoAtalanta» in onda su Bergamo Tv.

Un riconoscimento per la trasmissione televisiva regionale che nella scorsa stagione più si è distinta per il fair play dimostrato e la completezza dell'informazione sportiva. È il premio «Fair play calcio e tv», giunto quest'anno alla seconda edizione, che il Corecom Lombardia ha assegnato questa mattina premiando la trasmissione «TuttoAtalanta» in onda su Bergamo Tv.

Durante la cerimonia a Palazzo Pirelli a consegnare il premio nelle mani del direttore di rete dell'emittente bergamasca Sergio Villa è stato l'amministratore delegato della Juventus Giuseppe Marotta. All'iniziativa, introdotta dal presidente del Corecom Federica Zanella, sono intervenuti il vicepresidente della Giunta regionale Mario Mantovani e il vicepresidente del Consiglio regionale Fabrizio Cecchetti, oltre all'assessore allo Sport Antonio Rossi e alla Consigliere regionale bergamasca Lara Magoni, già campionessa di sci.

Erano presenti anche i componenti della Giuria che ha assegnato il premio: il presidente del Gruppo Lombardo Giornalisti Sportivi Gabriele Tacchini, la giornalista di Rai Sport Sabrina Gandolfi, il giornalista sportivo del Corriere della Sera Claudio Arrigoni e la giornalista della Gazzetta dello Sport Gabriella Mancini, nell'occasione presidente di Giuria.

«L'istituzione di questo premio è una iniziativa sicuramente lodevole - ha evidenziato il vicepresidente del Consiglio regionale Fabrizio Cecchetti - e il mondo della comunicazione deve giocare un ruolo importante nell'educare a una visione sana e serena dello sport. Ma bisogna anche fare grande attenzione - ha aggiunto Cecchetti - a non strumentalizzare in eccesso e a non esasperare certe situazioni: guai a confondere il tradizionale sfottò da stadio con il razzismo, in certi casi la chiusura delle curve negli stadi non è la soluzione a tutti i problemi. Individuiamo i colpevoli, puniamoli, ma non colpevolizziamo intere tifoserie che nulla c'entrano con certi comportamenti violenti. L'esempio del Barcellona, di cui sono socio - conclude Cecchetti - è un modello da seguire per la concezione dello sport come momento di grande festa che questa società ben riesce a rendere e mettere in pratica».

«Sono particolarmente lieta per il successo che la nostra iniziativa ha riscosso per il secondo anno consecutivo - ha sottolineato Zanella -. La presenza di personaggi significativi del mondo del calcio come Beppe Marotta, che si prendono carico di portare avanti insieme al Corecom i valori fondanti dello sport all'insegna del fair play, non solo sul campo ma anche nella comunicazione, per noi è motivo di orgoglio e ci sprona nel migliorare sempre di più la qualità del servizio offerto ai cittadini. Sottolineo con piacere che, come emerso dal rapporto di un istituto di monitoraggio da noi presentato, tutte le trasmissioni lombarde prese in considerazione hanno ottenuto un punteggio positivo».

Tutti gli attori dell'informazione sporti­va italiana nel 2007 hanno sottoscritto il «codice media e sport», con la finalità di contribuire alla diffusione dei valori posi­tivi dello sport. L'Agcom ha così delega­to ai Corecom la vigilanza sul rispetto delle regole contenute nel codice e sulla correttezza dell'informazione sportiva. Poiché il calcio è attore principe dei palinsesti televisivi dedi­cati allo sport, il Corecom Lombardia ha voluto istituire questo specifico premio, che vuole es­sere un riconoscimento per le emittenti che meglio hanno rispettato lo spirito del Codi­ce, evitando di diffondere messaggi di violenza promuovendo una cultura positiva dello sport.

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