Marino: «Troppo leziosi
L'arbitro non è un alibi»

«Partita rocambolesca e quel rosso di Carmona... ». Pierpaolo Marino ci ripensa e non può essere soddisfatto. L'Atalanta non ha replicato le ultime prestazioni e il cileno ha dato il colpo di grazia lasciando in 10 la squadra e compromettendo il resto della partita.

«Partita rocambolesca e quel rosso di Carmona... ». Pierpaolo Marino ci ripensa e non può essere soddisfatto. L'Atalanta non ha replicato le ultime prestazioni e il cileno ha dato il colpo di grazia lasciando in dieci la squadra e compromettendo il resto della partita.
«Di Carmona conosciamo pregi e difetti. E sappiamo che quando prende un'ammonizione è sempre a rischio. Era già successo con la sua Nazionale, è ricapitato stavolta. Sicuramente è un suo limite». Ma Carmona non è stata l'unica ombra di un mezzogiorno in cui non è sembrata la solita Atalanta. «E' stata una partita rocambolesca - analizza il match il direttore generale nerazzurro - e forse con tutte queste assenze siamo partiti timorosi e leziosi. Quando regali un tempo all'avversario e anche un uomo, poi diventa difficile recuperare la partita. Anche se per assurdo si è vista più Atalanta quando siamo rimasti in dieci».
Ritorna però un vecchio problema che può essere un limite di questa squadra: dopo belle prestazioni, specie dopo un risultato positivo contro una grande, c'è un rilassamento generale. «Ma questa è una partita che fa storia a sé perché con così tante assenze è anche difficile da giudicare la squadra. E' stata un'Atalanta atipica. Un approccio così non è la prima volta che si ripete, ma questa non era l'Atalanta delle prime giornate. Era un'Atalanta troppo diversa per poter fare dei ragionamenti. Anche se devo dire che qualcuno di quelli che ha giocato e che non giocava da tempo ha fatto anche una buona partita, come Scaloni ad esempio».
In più tutti gli episodi decisivi sono stati favorevoli al Livorno e qualcuno ha lasciato qualche dubbio. Non certo l'espulsione di Carmona, ma il mancato rosso di Emerson per fallo da ultimo uomo su Moralez non rilevato dall'arbitro quando si era ancora in undici contro undici. «Qualche decisione dubbia c'è stata, mi riferisco proprio all'episodio su Maxi, però non vogliamo nemmeno attaccarci a queste cose. Non mi pare il caso. La colpa di questa sconfitta è nostra. Peccato perché poi nel secondo tempo la squadra è riuscita a rimanere in partita fino alla fine, ha lottato fino all'ultimo minuto».
Marino pensa subito alla prossima partita: contro il Bologna in casa l'Atalanta può riscattarsi subito e arrivare alla sosta, in caso di vittoria, con 16 punti che rappresenterebbero un bottino decisamente soddisfacente. «Noi finora abbiamo fatto bene - conclude Marino - perché abbiamo vinto tanto, per cui ci può stare anche di perdere a Livorno. Ma adesso abbiamo un'altra partita importante e se riuscissimo a battere il Bologna, rimedieremmo subito a questo passo falso. E una vittoria e una sconfitta sarebbe comunque meglio di due pareggi».
Guido Maconi

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