Caccia: «Prima di Brembilla
il posto ideale per un'imboscata»

Sul Giro d’Italia è arrivata la prima giornata di brutto tempo, in concomitanza con il ritorno in Italia della corsa attraverso la discesa del Passo del Maloja. I corridori hanno così fatto i conti con vento, pioggia e temperature rigide, come conferma l’inviato speciale web Diego Caccia: «Il primo freddo del Giro è arrivato. Soprattutto nel finale abbiamo affrontato la discesa in condizioni difficili. Anche oggi è stata una tappa percorsa a un’andatura molto alta, ma il freddo rimarrà nelle gambe di molti e in gruppo si vedono le prime facce sofferenti».

Il brutto tempo però non ha condizionato lo spettacolo e il finale è stato un crescendo di emozioni anche per il team del corridore bergamasco, la Barloworld: «Nel finale si sono avvantaggiati in 5, tra i quali spiccava il nostro velocista Robert Hunter, che ha sfiorato la vittoria di tappa giungendo secondo. Un vero peccato, sarebbe stato il coronamento del lavoro di tutta la squadra: tranquilli che sia Robert che tutti noi ci proveremo ancora. Siamo comunque molto soddisfatti, visto che ci siamo fatti notare tirando tutto il giorno e riprendendo la fuga iniziale».

La tappa in programma sabato, con arrivo a Bergamo, non può che accendere le fantasie dell’atleta di Locate di Ponte San Pietro: «Domani si torna a casa! Spero di riuscire ad entrare nella fuga giusta: ci vuole però più fortuna rispetto alle ultime giornate!».

Cosa ci si può attendere dall’indecifrabile percorso della tappa bergamasca? «Prevedo che il gruppo – conclude Caccia – non ostacoli i tentativi di fuga: il posto ideale per un’imboscata potrebbe essere prima della Culmine di San Pietro. Dopo Villa d’Almè, se il gruppo si riorganizza, i fuggitivi potrebbero essere ripresi. Il Colle Gallo non sarà un trampolino di lancio, vista la distanza dal traguardo, ma sicuramente farà selezione, prima dell’immancabile spettacolare finale sulla salita della Boccola».
 Simone Masper

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