La Formula 1 è un monologo
A Istanbul vince ancora Button

Il solito Jenson Button. Che ormai ha le mani sul Mondiale: soltanto lui può perdere il suo primo titolo in carriera. La conferma arriva da Istanbul, dove il britannico porta a casa la vittoria, la sesta su sette gare stagionali, come Jim Clark (1965) e Michael Schumacher (1994 e 2004).

Per un filo d'erba, o meglio, per un tappeto di erba sintetica, beffa Sebastian Vettel dopo appena una curva, vola in testa e non si fa più riprendere. Il tedesco della Red Bull, infatti, in uscita di curva finisce sul cordolo e prende in pieno anche l'erba sintetica lasciando così strada ad un sorpasso inevitabile della Brawn di Button.

Da quel momento il leader del Mondiale ha preso il largo, girando su tempi eccezionali (nei primi dieci giri, per sette volte il più veloce è stato il suo). Ora Button ha 61 punti e, con il contemporaneo ritiro del compagno di squadra Rubens Barrichello al giro numero 48, suo diretto inseguitore, per problemi al cambio (primo ritiro stagionale per il team di Ross Brawn) ha ora 26 punti di vantaggio in classifica sul secondo.

Un'enormità. Soprattutto vista la concorrenza, assolutamente inesistente. Perché la Ferrari era arrivata in Turchia piena di fiducia, con una nuova versione della F60 (dopo quella di Barcellona e Montecarlo) piena di novità aerodinamiche. E invece si è dovuta accontentare di un sesto posto con Felipe Massa e di un nono con Kimi Raikkonen.

Il brasiliano perde così l'occasione di vincere per la quarta volta di fila su questa pista, ma probabilmente si sarebbe accontentato di qualche posizione in meno. «Non abbiamo avuto un buon passo - ha detto il brasiliano -. Abbiamo visto che ci sono squadre più competitive di noi, fare più di così era difficile, abbiamo fatto il massimo che potevamo. Il futuro? Dobbiamo essere fiduciosi, dobbiamo spingere la squadra a lavorare».

E poi la McLaren, che nelle libere aveva dato segnali di risveglio, per poi crollare nelle qualifiche (Lewis Hamilton è uscito nel Q1 per la seconda volta di fila): alla fine il campione è soltanto tredicesimo. Inevitabile, quindi, il settimo podio di fila di Button che in un solo anno si sta togliendo più soddisfazioni di quanto fatto fino ad oggi (aveva vinto una sola gara nel 2006, in Ungheria).

A Vettel è invece mancata... la pioggia. Il giovane pilota tedesco della Red Bull non è infatti riuscito a ripetere l'impresa di Monza nel 2008 e della Cina quest'anno: in due gare sotto la pioggia, riuscì a vincere dopo essere partito dalla pole position, questa volta si è dovuto accontentare di un terzo posto alle spalle del compagno di squadra Mark Webber, risalito fino al secondo posto grazie al gioco delle soste.

Per il resto, il nulla. Nelle retrovie, infatti, succede poco o niente se si esclude il quarto posto di un ottimo Jarno Trulli con una Toyota che ha dato segnali incoraggianti di ripresa.

Tanti colpi di scena in avvio di gara, con protagoniste, nel bene e nel male, le Brawn GP. Button, infatti, beffa dopo un solo giro Vettel che commette un grave errore finendo sul cordolo (e sull'erba sintetica) in uscita di curva. Da quel momento la gara è completamente nelle mani del britannico che prende letteralmente il largo.

Va male, anzi malissimo, al compagno di squadra Rubens Barrichello. La sua monoposto, infatti, al via resta praticamente ferma in griglia (problemi con la frizione, poi con il cambio) e scivola dalla terza alla tredicesima posizione. Difficoltà in casa Ferrari: Raikkonen, infatti, si tocca con Alonso e danneggia l'ala anteriore mentre Massa è sesto. Dietro il brasiliano proprio lo spagnolo della Renault, Kubica, Raikkonen, Nakajima.

Button, intanto, prende il largo: dopo un paio di giri ha già 1"4 su Vettel. Paradossalmente si può dire che il Gp finisce qui, almeno per le posizioni di vertice. L'unica incognita resta Vettel. Che dopo la prima sosta ai box, quindicesimo giro, inizia a ridurre il divario dal britannico. Al ventesimo giro, infatti, si porta a 3"2 dalla testa della corsa, al numero 23 addirittura a poco più di 1".

Al venticinquesimo giro l'unica grande occasione per il tedesco: Button va largo in curva, prima del rettilineo, ma il giovane pilota della Red Bull non riesce ad approfittarne. Per altre due tornate riesce a stare attaccato agli scarichi di Button, fino al momento della seconda sosta (giro numero 27).

Partito molto leggero, almeno rispetto a chi gli era vicino, Vettel è infatti sulla strategia delle tre soste. Al rientro è terzo alle spalle di Button e Webber. Vettel resta sulla sosta in più, strategia che non lo favorisce e per questo non riesce a riprendersi la posizione alle spalle di Button.

Si tornerà in pista il 21 giugno a Silverstone per la prevedibile festa a Jenson Button.

Ordine d'arrivo
1. Jenson BUTTON (Gbr, Brawn GP) in 1h26'24"848, alla media di 214,823 km/h; 2. Webber (Aus, Red Bull) a 6"714; 3. Vettel (Ger, Red Bull) a 7"461; 4. Trulli (Ita, Toyota) a 27"843; 5. Rosberg (Ger, Williams) a 31"539; 6. Massa (Bra, Ferrari) a 39"996; 7. Kubica (Pol, Bmw Sauber) a 46"247; 8. Glock (Ger, Toyota) a 46"959; 9. Raikkonen (Fin, Ferrari) a 50"246; 10. Alonso (Spa, Renault) a 1'02"420; 11. Heidfeld (Ger, Bmw Sauber) a 1'04"327; 12. Nakajima (Jap, Williams) a 1'06"376; 13. Hamilton (Gbr, McLaren) a 1'20"454; 14. Kovalainen (Fin, McLaren) a un giro; 15. Buemi (Svi, Toro Rosso) a un giro; 16. Piquet (Bra, Renault) a un giro; 17. Sutil (Ger, Force India) a un giro; 18. Bourdais (Fra, Toro Rosso) a un giro.

Classifica mondiale piloti
1. Jenson BUTTON (Gbr) Brawn GP 61 punti; 2. Rubens Barrichello (Bra) Brawn GP 35; 3. Sebastian Vettel (Ger) Red Bull-Renault 29; 4. Mark Webber (Aus) Red Bull-Renault 23,5; 5. Jarno Trulli (Ita) Toyota 19,5; 6. Timo Glock (Ger) Toyota 14; 7. Nico Rosberg (Ger) Williams-Toyota 11,5; 8. Fernando Alonso (Spa) Renault 11; 8. Felipe Massa (Bra) Ferrari 10; 10. Kimi Raikkonen (Fin) Ferrari 9; 11. Lewis Hamilton (Gbr) McLaren-Mercedes 9.

Classifica mondiali costruttori
1. BRAWN GP 96 punti; 2. Red Bull-Renault 56,5; 3. Toyota 32,5; 4. Ferrari 19; 5. McLaren-Mercedes 13; 6. Williams-Toyota 11,5; 7. Renault 11; 8. Bmw-Sauber 8; 9. Toro Rosso-Ferrari 5.

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