Umberto Bortolotti lascia
Poi ci ripensa e ritira le dimissioni

Ore febbrili all'Atalanta. Mercoledì pomeriggio, 11 giugno, Umberto Bortolotti, ultimo rappresentante della storica famiglia di Sarnico rimasto all'interno della società, aveva comunicato le sue dimissioni dal consiglio d'amministrazione nerazzurro. Dimissioni inviate via fax, che hanno suscitato l'immediata reazione del vertice.

Il presidente Alessandro Ruggeri e la vicepresidente Francesca Ruggeri hanno chiesto un incontro chiarificatore a Bortolotti, che si è svolto oggi a pranzo. A quanto pare, il chiarimento c'è stato, visto che Umberto Bortolotti ha dichiarato di aver rinunciato all'intenzione di abbandonare l'Atalanta.

"Tutto chiarito - ha dichiarato il fratello dell'indimenticabile Cesare -, il mio gesto serviva a ottenere più chiarezza e condivisione nelle scelte e una migliore comunicazione interna ed esterna".

Minimizza l'accaduto anche il presidente Alessandro Ruggeri: "Sono felice che Umberto abbia scelto di rimanere, d'altra parte il nostro incontro ha confermato che le sue idee coincidono con le nostre".

Ma non è detto che all'interno della società sia tutto così liscio: è di solo poche settimane fa, infatti, l'addio dell'ex amministratore delegato, Isidoro Fratus.

La storia della famiglia - La famiglia Bortolotti entra nell’Atalanta nel 1967, quando Achille acquista la maggioranza del pacchetto azionario. Dopo due anni viene eletto presidente, carica che mantiene per oltre dieci anni consecutivi. È infatti nell’estate 1980, con l’Atalanta reduce da una retrocessione, che Achille lascia la carica di presidente al figlio Cesare, che da tempo siedeva in panchina. Cesare esordisce con il passaggio in serie C, ma poi fa rinascere la squadra che arriva fino in Europa. Il 7 giugno 1990, Cesare Bortolotti perde la vita in un incidente stradale e Achille torna alla guida della società per qualche mese, fino a cedere la società ad Antonio Percassi. La sua ultima partita allo stadio risale al 26 maggio 1992: a fine anno scompare. Umberto Bortolotti è rimasto in società come rappresentante di una famiglia storica per l’Atalanta.

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