Memorial Fardelli: Bergamo ride
con le vittorie di Ratto e Cattaneo

Nella parata internazionale di cronomen che per l’intera giornata ha ravvivato e ciclisticamente reso importante Rogno, nell’Alto Sebino, si è inserita con dovizia di risultati Bergamobici tanto che, su sei gare, ne ha fatto sue due e....mezzo.

Davide Fardelli, al quale la manifestazione è stata affettuosamente dedicata, ne sarebbe andato orgoglioso, come, in effetti, lo sono stati i dirigenti del Comitato orobico della Fci rappresentati dal presidente Michele Gamba che ha conferito a lungo sulle diverse tematiche dell’attività, con il tecnico federale Andrea Collinelli e il vice presidente della Federciclismo Gianni Sommariva.

E non abbiamo citato che alcuni dei tanti personaggi che hanno affollato l’area dei vip diligentemente disposta dagli organizzatori, attenti comunque a ogni dettaglio, per cui l’iniziativa è davvero riuscita.

L’appuntamento ha avuto inoltre un ulteriore motivo di interesse, seppure strettamente locale, in quanto la rassegna del tic-tac ha avuto in palio, per gli orobici, il titolo provinciale. Il lungo preambolo per confermare il definitivo decollo del «Fardelli»: in chiave organizzativa e tecnica con particolare riferimento alle categorie élite, under 23 in vista del Mondiale che si corre il 23 e 24 settembre a Mendrisio, in Svizzera.

Indicazioni di cui Andrea Collinelli ha preso buona nota e che riferirà al responsabile di settore Marino Amadori. Ebbene, in un contesto tanto elevato di valori Bergamobici è uscita alla grande, in particolare dal settore giovanile. Lo confermano le vittorie degli allievi Rossella Ratto e Roberto Cattaneo, il successo della junior Giulia Ronchi che consideriamo metà orobica: corre per la Polisportiva Desenzanese e la mamma, Angela Ferrara, è di Caprino Bergamasco.

Lo junior Francesco Sedaboni (Tema Giorgi), protagonista di una stagione ad alto livello, non è riuscito a duettare con i leader di questa specialità che sono il campione italiano Antonj Orsani e il veneto Andrea Dal Col. Sedaboni ha concluso in 7ª posizione a 27" dal vincitore Dal Col che si è preso la soddisfazione di precedere di 16" il tricolore Orsani. Dal Col ha comunque avuto maggiori problemi nel contenere l’iniziativa di Cipolla, Viganò, Trosino sui quali ha prevalso rispettivamente di 5", 8" e 12".

Premesso che gli allievi si sono contesi la vittoria sulla distanza di 7,800 km, gli juniores su 15,700 km, le donne élite (come del resto élite e under maschile) su 23,600 km. Nulla da fare per le azzurre élite tra le quali ha confermato il proprio valore la svizzera Karin Thurig (già a bersaglio lo scorso anno) che a Pechino (Olimpiadi) aveva conquistato il bronzo; sul podio in ritardo di 22" la statunitense Amber Neben e di 27" l’australiana Vicki Whitelaw; oltre il 1’ la francese Pitel. La Guderzo, prima delle italiane, ha concluso al quinto posto, lontanissima (1’26") dalla zona podio.

L’italico pedale (maschile) ha invece dominato tra élite e under nonostante un guasto meccanico abbia tolto di mezzo il favorito numero uno, il campione italiano Alfredo Balloni. A quel punto hanno preso il sopravvento le candidature di Stocco, di Mammini, soprattutto di Boaro. In effetti il terzetto si è conteso la vittoria sul filo del rasoio: i tre sono stati divisi da 10". Ha risolto Manuele Boaro che ha ulteriormente arricchito il bottino stagionale della Zalf Fior; Mammini ha concluso a 8", Stocco a 10". Ha lottato per un posto sul podio anche il russo Alexander Filippov e il terzo, in effetti, l’ha mancato per soli 2".

Per concludere ritorniamo ai «bg». il successo di Rossella Ratto, campionessa italiana della crono, sulla De Pieri (27") e Tomasini (41") è stato netto. Più sofferto quello di Cattaneo: 2" su Brasi e 10" su Tocchella, terzetto bergamasco. Al vincitore diretto da Enrico Gervasoni, va riconosciuto un inconveniente alla pedivella, roba di poco conto ma alcuni secondi se ne sono andati. Giulia Ronchi (la guida con evidente capacità il diesse Sergio Alessio) ha staccato di 18" alla campionessa italiano Donato ed è detto tutto.

A questo punto il cerchio si chiude, non rimane che dare appuntamento all’anno prossimo.

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