Il mancato minuto di silenzio
Abete si scusa: scarso coordinamento

«Esprimo amarezza e solidarietà e voglio assumermi le responsabilità per il fatto che effettivamente il minuto di silenzio non ha unito ieri e l'altro ieri tutta l'Italia. È stato un cattivo coordinamento, fermo restando che la Lega Dilettanti si è mossa in modo idoneo. Questo ha determinato un effetto contrario alle nostre volontà».

Lo ha detto il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, intervenuto in diretta a «La Politica nel Pallone» su Gr Parlamento, parlando delle polemiche dopo che la Figc ha autorizzato il minuto di raccoglimento soltanto per quei match che vedevano impegnate le squadre siciliane, dalla serie A fino ai campionati dilettanti.

Bergamo ha fatto eccezione: al Comunale della nostra città il minuto di silenzio è stato osservato prima di Atalanta-Milan solo perché l'arbitro Rocchi di Firenze era convinto che fosse così in tutta Italia. Per il resto solo le due formazioni di siciliane di serie A, Catania e Palermo, hanno giocato con il lutto al braccio

«Se si commettono errori bisogna ammetterli, vorrei che però nessuno dubitasse del livello di sensibilità - puntualizza Abete - che mille volte la Figc ha dimostrato nei confronti delle tragedie che hanno colpito il nostro Paese. Per un carente coordinamento si commettono errori: sia chiaro che non è dovuto a una logica di considerare separate le vicende da dove accadono, e bisogna avere la capacità di ammetterli. Chi è a capo di un'organizzazione deve assumersi errori e positività».

© RIPRODUZIONE RISERVATA