Atalanta, accontentiamoci dei tre punti senza arricciare il naso per Torino

Non si è contenti nonostante si timbri subito la vittoria. No, così non va, specie se ci si identifica con l’antico ma sempre valido motto «la fortuna aiuta gli audaci».

E di audacia l’Atalanta a Torino ne ha accumulata in abbondanza visto che sino alla fine della gara si è prodigata per tornare a Bergamo non sanzia della suddivisione della posta in palio.

In altre parole sull’1-1 siglato dal campione europeo Belotti, i nerazzurri non hanno tirato i cosiddetti remi in barca ma si sono battuti per il risultato pieno. E così è stato nonostante le importanti assenze. Del resto la mentalità di Gian Piero Gasperini non coniuga in alcun caso il termine «accontentarsi» ormai trasmesso ai giocatori disponibili senza se e ma. Che dire, poi, del gol vincente del ventenne di Sorisole, Piccoli con la valigia già chiusa in pratica sin dalla scorsa settimana, destinazione Empoli? Da pelle d’oca l’irrefrenabile corsa del giovane figlio di Zingonia verso la curva dello stadio piemontese ad esultare all’inverosimile aggrappandosi alla cancellata divisoria ospitante il gruppone dei cinquecento tifosi provenienti da Bergamo. Sicuramente non lo dimenticheremo.

Da super applausi anche il gollasso di folletto Muriel dopo appena cinque minuti dal via: un inequivocabile messaggio quello del bomber colombiano di voler rimanere in campo non a intermittenza? Sabato 28 agosto esordio di campionato tra le mura del Gewiss Stadium contro il Bologna. Esistono i presupposti per un secondo successo di fila: certo, meglio sarebbe conseguirlo con i crismi di ritrovate giocate ma non arricciamo di nuovo il naso in caso contrario.

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