Atalanta, amichevoli affidabili?
Per ora tanti gol fatti e pochi subiti

Parecchi allenatori, non solo di calcio, sostengono che se dipendesse da loro le amichevoli precampionato le disputerebbero a porte rigorosamente chiuse. La ragione? Quelle gare dovrebbero servire unicamente a fornire indicazioni tecnico-tattiche e a tastare la graduale acquisizione della condizione fisica. Da non tenerne, poi, conto del punteggio finale.

Già, proprio quello che la tifoseria, spesso e volentieri, colloca al primo posto o giù di lì nonostante le mancate esigenze di classifica. Coinvolgiamo sull’argomento l’Atalanta che nel paio di settimane del ritiro in Alta Valle Seriana, di partite ne ha sin qui giocate quattro. Parecchi i gol totalizzati, pochi i subiti contro formazioni, comunque, di categorie inferiori.

Lungi da noi esprimere valutazioni e giudizi sia sulle prestazioni dei singoli sia su quelle dei collettivi, di volta in volta, schierati. La tentazione è di rispolverare i commenti consegnati agli archivi nelle precedenti estati rivivendoli in diretta. In tal caso si leggerebbe, più o meno, quanto già ripetutamente pubblicato. Certo, si dovrebbero sostituire i nomi dei giocatori utilizzati dall’allenatore di turno e poco altro.

Ci imbatteremmo, pertanto, in luoghi comuni e banalizzanti del tipo «schemi che necessitano automatismi più efficaci», «amalgama da migliorare», «forma atletica non ancora al top» e chi più ne ha ne aggiunga. L’inaffidabilità all’atto pratico del risultato conseguito nelle amichevoli è certificabile a occhi chiusi. Lo hanno, del resto, toccato con mano pure i supporter atalantini un anno fa. La squadra in fase di avvicinamento al campionato ci aveva indicato di volgere lo sguardo al classico bicchiere mezzo pieno. Ma poi il cammino dei nerazzurri ci ha riservato ansie e cattivi pensieri fino alle battute finali. A buon intenditor, poche parole...

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