Atalanta, attendendo fine mercato
difesa e attacco regalano affidabilità

Stefano Colantuono, come ipotizzato da più parti, non ha mischiato le carte, contro il Pisa, nella formazione candidata, del resto, a scendere in campo sin dall’esordio casalingo di domenica prossima contro il Verona.

Stefano Colantuono, come ipotizzato da più parti, non ha mischiato le carte, contro il Pisa, nella formazione candidata, del resto, a scendere in campo sin dall’esordio casalingo di domenica prossima (avversaria il Verona dell’ex Andrea Mandorlini).

A parte un centrocampo esposto, da un momento all’altro, a possibili movimenti di mercato (Bonaventura e Cigarini non sono affatto sicuri di rimanere a Bergamo) dietro e avanti si è sulla strada giusta.

In particolare il reparto arretrato, non una coincidenza se tra amichevoli e gara ufficiale di Coppa Italia la porta nerazzurra è uscita puntualmente indenne. Si è, tra l’altro, di fronte a una difesa praticamente inedita con i recenti innesti del centrale Biava, degli esterni Dramè e Zappacosta e di Benalouane spostato di posizione.

Quattro pedine che il mister sembra aver preferito, in partenza, a capitan Bellini, Cherubin, Brivio, Del Grosso, Raimondi e Stendardo sul quale la Sampdoria continua a fare la corte con insistenza.

La concorrenza, comunque, da che mondo è mondo, stimola ed a fregarsi le mani, con evidente soddisfazione dello stesso Colantuono. E di concorrenza si può parlare anche per l’attacco vero e proprio. In questo ambito Bianchi, Boakye, Denis e Moralez (elencati in rigoroso ordine alfabetico) si contendono le due maglie disponibili.

Al di là dell’orientamento evidenziato dall’allenatore di privilegiare la copia argentina Moralez-Denis chi si sente, adesso, di relegare al ruolo di riserve Bianchi e Boakye? Al tirar delle somme mai come nella corrente stagione l’Atalanta vanta, perciò, una certa abbondanza di punte e di difensori per di più di qualità quasi intercambiabile. La considerazione sarebbe, magari, da estendere al centrocampo qualora venissero confermati Bonaventura e Cigarini. È chiedere la luna?

Arturo Zambaldo

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