Atalanta, c’è gran fame di innesti
Il campionato è alle porte...

C’è fame di innesti tra la tifoseria atalantina. Sin qui le entrate di Kurtic, De Roon e Monachello, anche se incoraggianti sulla carta (in particolare per il primo) non vengono ritenute di concreto appagamento.

Specie se si tiene conto delle cessioni di Baselli, Benalouane, Moralez (sembra ormai fatta) e Zappacosta. L’ impazienza di conoscere i sostituti è pertanto giustificata. All’inizio del campionato mancano un paio di settimane ed è perciò tempo di concludere le molteplici trattative in corso anche se la storia insegna che diversi colpi di mercato si concludono proprio sul filo di lana. Si sa che sul «pezzo» vigila scrupolosamente e dinamicamente Giovanni Sartori, dalla scorsa estate a Bergamo e con alle spalle un ventennio nella stanza dei bottoni del «miracolo» Chievo.

Restiamo, così, in attesa delle fumate bianche sicuramente in gestazione. Stilare nomi e cognomi dei giocatori in predicato di indossare la maglia nerazzurra non è il caso visto che le voci di mercato vengono poi avallate in rarissime circostanze.

Allora rifugiamoci nell’ipotizzare i più palpabili ruoli. A Edy Reja occorrono due centrali difensivi, un terzino (anche se il ventunenne Conti è da considerare ad un passo dalla promozione) un centrocampista e una punta dal momento che Denis potrebbe accasarsi a Milano (Inter) o a Genova (Sampdoria). Si parla di acquisti accreditati in grado di fungere subito da titolari. Mettiamoci, infine, nei panni del mister friulano: più trascorrono i giorni e meno opportunità possiede per amalgamare i nuovi con il resto del team. Un handicap rilevante eccome.

Insomma, inutile girargli attorno: a questo punto urge completare un organico, orfano di quattro/cinque giocatori, adeguato agli obiettivi di sempre, la salvezza da raggiungere ad ogni costo.

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