Atalanta, che tegola: Doni è già ko

Manca un quarto d’ora alle quattro del pomeriggio quando l’Atalanta perde anche Cristiano Doni, proprio nel momento in cui Christian Vieri lascia il centro Bortolotti. Era da poco cominciata la partitella contro la Berretti nerazzurra, non erano passati dieci minuti: improvvisamente una smorfia di dolore, infausto segno premonitore. Fitta ai flessori della coscia destra, Doni si ferma. Lo schiaffo con cui riversa la sua rabbia sulla malcapitata bandierina del calcio d’angolo la dice tutta sullo stato d’animo del nerazzurro. Quando ha sentito i muscoli della coscia tirare forte ha capito che il suo esordio sarebbe stato rimandato. Niente Ascoli, probabilmente niente Catania e Empoli, forse anche Lazio. Dipenderà dall’esito dell’ecografia in programma oggi. Si teme uno stiramento, di quale entità ancora non è dato sapersi.

La prima diagnosi parla di un problema muscolare ai flessori della coscia destra, non si sa quanto grave ma comunque un problema a tre giorni dal via. Se va bene lo stop sarà contenuto entro il mese, massimo venti giorni, ma con il calendario concentratissimo in questo avvio, vuol comunque dire perdere tre-quattro giornate. Comunque tante. Ma del resto non si correranno rischi, con i muscoli bisogna andare cauti: meglio un Doni sano che salta una partita in più, che un Doni infortunato perché ne salta una in meno. Cautela, dunque, e speranza nell’esame di oggi che fugherà ogni dubbio e dirà per quanto tempo l’Atalanta dovrà fare a meno di Doni.

Per Colantuono piove sul bagnato visto che già non nuotava nell’abbondanza. Contro l’Ascoli avrà gli uomini contati e le scelte in molti ruoli obbligate. La situazione dell’infermeria ad oggi è clamorosa: Bellini e Bernardini stanno lavorando per cercare di rientrare a Catania, Loria sta sempre meglio (ieri ha giocato il secondo tempo della partitella) ma non è ancora in condizione di giocare una partita vera, Abeijon sarà disponibile tra tre-quattro-settimane, Centi e Vieri ne avranno per un paio di mesi. Adriano e Bombardini ieri sono rimasti a riposo per un affaticamento muscolare ma almeno loro dovrebbero recuperare in tempo. In più alla lista degli assenti va aggiunto Magrin squalificato, senza dimenticare che a ieri sera gli attesi transfer di Doni e Talamonti non erano ancora arrivati, nonostante i solleciti giornalieri dell’Atalanta.

Tra tutti questi problemi Colantuono, nella partitella contro la Berretti (due tempi di mezzora circa), ha puntato su un 4-4-2 classico. Calderoni in porta, Conteh (in attesa del recupero di Adriano), Rivalta, Carrozzieri e Ariatti in difesa, Ferreira Pinto, Migliaccio, Donati e Doni (dopo 7’ è subentrato Tissone) a centrocampo, Zampagna e Ventola in attacco. È finita 6-1 per la prima squadra grazie alle reti di Ventola, Ariatti, Migliaccio, Magrin, Soncin e Loria (per la Berretti a segno Vitali). Dunque contro l’Ascoli sembra proprio che vedremo i due bomber Ventola e Zampagna insieme dal primo minuto. Resta da capire sulla fascia sinistra chi prenderà il posto dell’infortunato Doni, se Tissone o Bombardini. (08/09/2006)

© RIPRODUZIONE RISERVATA