Atalanta, dopo il guaio Denis
Ci sono Livaja e tre dubbi

Ecco la peggior notizia possibile: contro il Bologna e dopo la sosta sul campo del Sassuolo senza German Denis. Poi vedremo se la squalifica la tolgono, ma per ora partiamo dal presupposto che contro il Bologna il bomber non ci sarà.

Ecco la peggior notizia possibile: contro il Bologna e dopo la sosta sul campo del Sassuolo senza German Denis. Poi vedremo se la squalifica la tolgono, ma per ora partiamo dal presupposto che contro il Bologna il bomber non ci sarà. In una partita in casa da vincere mancherà il centravanti.

E allora, chi gioca? Da centravanti Marko Livaja, ovviamente. E il croato, da sempre considerato una prima punta che di solito s’adatta a giocare a fianco di una... prima punta, finalmente potrà fare una partita nel suo ruolo: Marko Livaja centravanti. Certo, con mille pressioni considerate le attese legate a questa sfida, ma il ragazzo viene dall’Inter quindi alle pressioni è abituato.

Adesso toccherà a lui sfruttare questa nuova, grande occasione, dopo le due gare da titolare a inizio stagione, nel 4-3-3, e le tre opportunità che gli sono state concesse nell’ultima settimana e che non ha sfruttato. Nell’ordine 40’ malissimo contro la Sampdoria, ma in inferiorità numerica; 65’ male in casa con l’Inter e poi ha lasciato il posto a Marilungo; 39’ malino a Livorno, poi è stato sostituito per scelta tattica (si era rimasti in dieci).

Livaja centravanti è dunque la certezza, ma messo questo punto fermo ecco che cominciano i dubbi. E che dubbi. Perché la prima punta c’è, ma poi alle sue spalle sarà un problema di non poco conto fare la formazione. Perché oltre a Denis domenica mancheranno Bellini e Yepes in difesa e Carmona, Bonaventura, Brienza e Giorgi a centrocampo. In pratica ci sono sia problemi di uomini che di modulo.

Con Scaloni confermato centrale
Sul piano tattico le soluzioni possibili sono due: il 4-4-2 (o 4-4-1-1) oppure il 3-4-1-2. Cioè le due soluzioni adottate da quando l’Atalanta ha cambiato registro. Di fatto la prima scelta da fare è quella dell’assetto difensivo. Un conto è giocare con i tre difensori, tutt’altra cosa schierarsi con la linea a quattro.

Con i tre difensori, cioè con l’assetto che ha fermato l’Inter e perso a Livorno, considerati i rientri di Stendardo e Lucchini viene da pensare alla conferma di Scaloni, che in Toscana ha fatto la sua parte. E ovviamente Scaloni farebbe il centrale, perché valgono le scelte fatte per Yepes: età ed esperienza lo esigono in posizione centrale, un metro dietro tutti, a muoversi nelle chiusure. Dato che il Bologna gioca come l’Inter (3-5-1-1), la soluzione non è da escludere. Anche se Diamanti ha caratteristiche molto più offensive di Kovacic e non sarà facile giocargli contro praticamente a uomo.

Ovvio che davanti alla difesa a tre ci sono la linea a quattro con scelte per tre quarti scontate (da destra Raimondi, Cigarini e Migliaccio) e un dubbio a sinistra: Del Grosso o Brivio, con quest’ultimo favorito per la maggior attitudine a coprire la fascia da solo. Davanti a loro poi i tre uomini d’attacco, quindi Moralez confermato nella sua posizione di trequartista libero di muoversi come preferisce, senza vincoli di posizione. E in attacco a questo punto due giocatori: Livaja e in posizione così avanzata più De Luca di Marilungo. Si andrebbe quindi con due attaccanti contro i tre difensori centrali del Bologna. E con il centrocampista centrale basso degli emiliani nella zona di campo di Maxi.

Con Maxi che parte da sinistra

La seconda soluzione è il ricorso al 4-4-1-1 tradizionale. Quindi la linea a quattro in difesa, con Scaloni in tal caso destinato alla posizione di terzino destro, Stendardo e Lucchini centrali, Del Grosso più di Brivio terzino sinistro, dato che comunque ci sarebbe un compagno davanti, in fascia.

Sulla mediana, infatti, ecco i tre titolari scontati, da destra Raimondi, Cigarini e Migliaccio, e come esterno sinistro Moralez, defilato come posizione di partenza ma con la possibilità di svariare nello sviluppo dell’azione, per portarsi centrale alle spalle delle punte. E lì LIvaja a tutto campo, tendenzialmente con Marilungo alle spalle, a scambiarsi di posto con Maxi.

Questa soluzione punta a sfruttare la superiorità numerica sugli esterni, lasciando un uomo in più al Bologna in mezzo al campo. Vedremo.

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