Atalanta, fisiologico il ko col Cagliari
C’è la Samp, occasione per rilanciarsi

Persa una partita, non è la fine dei giochi, tanto più che si sono disputati soltanto undici incontri. L’alta classifica continua a farci l’occhiolino in chiave europea.

Ci va di etichettare come «fisiologico» il passo falso casalingo con il Cagliari. In altre parole si sarebbe potuto mettere in conto che il brillante cammino dei nerazzurri in questa fase iniziale di campionato prima o poi avrebbe conosciuto uno stop. Certo, non erano in molti a prevederlo specie dopo il 2-2 di Napoli preceduto dal 7-1 inflitto all’Udinese, giunta a Bergamo forte della miglior difesa del torneo. Consoliamoci, dopotutto, con il fatto che a procurarci l’improvviso dispiacere sia stata un’avversaria definita non a torto l’autentica sorpresa della stagione.

Onore al merito, si dice in questi casi, a una squadra ordinata, dotata di schemi tattici efficaci e di un calcio lineare in grado di mettere in seria difficoltà chi le sta di fronte. Dispiace averle regalato, in maniera per di più ingenua, il pezzo da novanta Ilicic, ma qui si deve recitare un mea culpa inappellabile. A questo punto non rimane che tornare a esprimersi da Atalanta. Persa una partita, non è la fine dei giochi, tanto più che si sono disputati soltanto undici incontri. L’alta classifica continua a farci l’occhiolino in chiave europea. Siamo sì scesi al quarto posto in compagnia di Lazio e Cagliari che ci hanno appena raggiunto ma per risalire la corrente di tempo ve n’è in abbondanza. Il calendario, del resto, ci offre una ghiotta occasione per recuperare lo sgambetto subìto dall’undici sardo, visto che domenica 10 novembre spedisce Papu Gomez e soci a Genova contro una Sampdoria in piena zona retrocessione. Naturalmente allo stadio Marassi l’Atalanta dovrà ricordarsi di ciò che sa produrre in termini di intensità fisiche, mentali e quant’altro.

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