Atalanta, i gol del ghanese Boakye
fanno sognare i tifosi nerazzurri

Quattro dei tredici gol totalizzati dall’Atalanta nella prima amichevole della stagione contro i dilettanti dell’AlbinoGandino, hanno portato la firma di Rickmond Boakye, ventunenne ghanese, appena acquistato in comproprietà con la Juventus, via Genoa.

Quattro dei tredici gol totalizzati dall’Atalanta nella prima amichevole della stagione contro i dilettanti dell’AlbinoGandino, hanno portato la firma di Rickmond Boakye, ventunenne ghanese, appena acquistato in comproprietà con la Juventus, via Genoa.

Sempre la neo punta nerazzurra aveva siglato l’unica rete, la scorsa settimana, nella partitella in famiglia, ancora sul campo di Rovetta. Gli operatori di mercato nerazzurri lo hanno ingaggiato etichettandogli la funzione di vice Denis, richiesto a chiare lettere e a buona ragione da mister Stefano Colantuono.

E l’occasione al possente ghanese (185 centimetri di altezza, peso sugli 80 chilogrammi) per mettersi in mostra si è presentata subito, complice la pur temporanea assenza del Tanque argentino (raggiungerà il raduno martedì). Due partite, cinque gol: un bilancio, quanto meno, incoraggiante non c’è che dire.

È altrettanto vero però che una rondine non fa primavera tanto più che il poker di segnature è stato inflitto a una contendente di livello e struttura tecnica nettamente inferiore. Al tempo stesso, comunque, non vanno sottovalutati l’atletismo e la fisicità nel correre verso la porta del giocatore tenendo oltremodo impegnati i rispettivi suoi marcatori.

Si fa un gran parlare, specie dopo il clamoroso flop degli azzurri in Brasile, della mancanza di coraggio degli allenatori italiani nel privilegiare, in campionato, i giovani nelle loro formazioni. Perché non auspicare, allora, che proprio Boakye non riesca a invertire la criticata tendenza? Compito di Colantuono sarà quello di monitorarne, passo per passo, l’escalation in attesa di una promozione da titolare in pianta stabile. Un messaggio, tuttavia, Boakye lo ha già lanciato in queste due uscite in Val Seriana: di essere venuto a Bergamo deciso a sfruttare la benchè minima opportunità per imporsi.

Arturo Zambaldo

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