Atalanta, peccato il raduno monco
Ma per i tifosi entusiasmo immutato

Un raduno inedito, ma per i supporter nella sostanza cambia poco o niente.

È un raduno certificatamente inedito, ma per i supporter nella sostanza cambia poco o addirittura niente. Ve lo dice chi non ha mai disertato da mezzo secolo il giorno della ripresa estiva degli allenamenti dei nerazzurri, prima da tifoso e raddoppiandolo da cronista. Certo, potranno mancare le tradizionali affettuose pacche sulle spalle con giocatori e staff tecnico, ma non assolutamente il patos virtuale. Signori, l’attaccamento nei confronti della squadra ci porta agli straordinari impegni che la stessa affronterà nella nuova stagione sportiva. E che impegni visto che si chiamano Champions, campionato e Coppa Italia, in ordine della rispettiva importanza. E, sempre, da indomabili sostenitori del Papu e soci è scontato o se preferite fisiologico lasciarci prendere dall’ottimismo pur in qualche modo (non è un paradosso) razionalizzato.

A iniettarci dosi di fiducia in quantità industriali sono le avvisaglie di un mercato che promette innanzitutto la conferma della maggior parte della rosa che ha lasciato alle spalle straordinari risultati su più fronti. Evidenziamo, inoltre, le manifestate intenzioni societarie di ingaggiare altre due-tre pedine di provato spessore l’equivalente di una politica mirata al rafforzamento dello stesso organico. La permanenza di Gian Piero Gasperini rappresenta quel valore aggiunto nel più ampio e ineluttabile senso del termine. A coronamento di queste premesse la classica ciliegina sulla torta sarebbe quella dell’apertura (magari anche solo parziale) degli stadi alle tifoserie. Per il momento sull’argomento non si va oltre il sogno, ma se si dovesse avverare in tempi ragionevolmente brevi accompagnare gli atalantini dagli spalti degli stadi nei tre ghiotti appuntamenti annunciati...

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