Atalanta, questo tris vale un pezzo di serie A

Atalanta, questo tris vale un pezzo di serie AUna vittoria con il Catania regalerebbe il definitivo salto di qualità dopo i successi con Ascoli e Como Saudati è in forte dubbio, tornano le invenzioni di Pinardi. I siciliani in trasferta vanno al ralenty

Dopo due successi consecutivi, l’Atalanta ambisce al tris con il Catania per ritrovare definitivamente squadra, gioco e morale. E per confermare il secondo posto. Dopo 38 giornate, quando di solito il campionato finisce, sarebbe un bel punto di partenza in vista delle ultime otto partite.

Stasera al Comunale (ore 20.30, diretta su Sky Calcio 8) Atalanta-Catania è una partita possibile ma insidiosa. Ultima sfida della stagione con un’avversaria che ancora cerca una sua dimensione, per i nerazzurri si tratta di una partita da gestire facendo leva su gambe, motivazioni e, soprattutto, sui valori tecnici: quelli dell’Atalanta sono maggiori.

Il Catania, infatti, è squadra organizzata e di regola disposta a fare calcio, ma anche molto sensibile sul piano emotivo. Se subisce, va in difficoltà. Se prende gol, si demoralizza. Entrambi questi aspetti sembrano giocare a favore di un’Atalanta che, dopo aver ritrovato i risultati, ora deve riproporsi ai livelli che conosciamo.

Punto primo: se il Catania proverà a far calcio il confronto sarà tra squadre in campo per giocare. Meglio per lo spettacolo e per i nerazzurri. Meglio affrontare avversari che giocano, piuttosto che avversari barricati davanti alla loro area piccola. A Bergamo sono sempre stati in problema. Ben vengano quindi avversari in campo per giocare.

Il Catania dovrebbe farlo, oltre che per scelta anche per necessità: se davvero crede nella possibilità di rientrare nel giro promozione (ha 53 punti) questa partita la deve vincere.

Pareggiarla non l’aiuterà molto. Ed è difficile credere che Colantuono, tecnico apprezzato per la scelta di far sempre calcio, opti solo per barricate e contropiede di Oliveira, considerata la sua necessità di vincere.

Poi le precarietà caratteriali di recente accusate da questo Catania in trasferta. I siciliani lontano dal Cibali (ora Massimino) hanno più di un problema. Dopo un avvio di stagione sorprendente (quattro vittorie in sette trasferte) il loro passo in campo esterno s’è fatto precario: in 11 gare hanno raccolto solo quattro punti, grazie a quattro pareggi accompagnati da sette sconfitte. E in queste 11 gare il Catania ha segnato 5 reti e ne ha subite il quadruplo: ben 19.

Diciamolo: questo Catania merita rispetto, dato che ancora sta cercando una sua precisa dimensione (se pareggia o perde addio sogni), ma ha anche dei precisi limiti. L’inserimento della partita in prima fascia nel sorteggio arbitrale (c’è Farina, internazionale di lusso) fa pensare per i siciliani a un trattamento con i guanti, ma sul campo l’Atalanta può comunque fare la differenza. Con pazienza magari, ma dopo aver provato un’adeguata aggressione (sportiva naturalmente) a inizio partita. Pronti via e servirà l’arrembaggio, se non si riuscirà a segnare subito poi spazio a calma e nervi saldi. Senza per questo rinunciare a un atteggiamento aggressivo, alla squadra corta disposta a rischiare qualcosa dietro pur di tenere in apprensione i siciliani.

Per farlo a quanto pare si tornerà, più per forza che per scelta, alla squadra base di tre quarti di stagione. Saudati viene da tre giorni senza allenamento, Montolivo per tutta la settimana è stato via. Quindi ecco la forza di Zenoni in mezzo al campo (non fa mai male, anzi) e Pinardi attaccante di sinistra, cioè Pinardi in campo per fare qualità muovendosi tra le linee avversarie. E dopo l’unica partita vista dall’inizio alla fine dalla panchina (sabato a Como) Pinardi avrà una voglia matta di mostrare le sue qualità. Le sue potrebbero essere motivazioni decisive. Così come la voglia di Gautieri di cercare questo decimo gol stagionale. Dalla sua parte Gaucho (con Zenoni in sovrapposizione) può sfondare: questo sarà uno dei temi di giornata.

Altri due confronti molto interessanti, saranno la sfida diretta tra Oliveira e Gonnella in velocità (ci sarà spazio andando verso Taibi...) e la sfida a distanza tra i due registi Bernardini e Grieco. Vedremo quanto pesa la qualità.

(17/04/2004)

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