Atalanta, si storce il naso? Boh!
E adesso stop al Bologna

Arricciare il naso perchè non si è vinto sabato a Verona ci vuole proprio tutta. Evidentemente si è perso il senso della misura. Evidentemente la memoria è corta corta se d’un colpo ci si dimentica delle esibizioni champagne con Juventus e Brescia dei giorni precedenti.

Siamo seri o meglio godiamoci la posizione da podio in classifica e l’anticipata qualificazione alla Champions per la seconda stagione sportiva di fila. Già che ci siamo un fragoroso evviva per le dieci vittorie e il paio di pareggi nell’ultima dozzina di gare disputate. Ma non lasciamoci mancare nulla, ovvero le novantaquattro reti sin qui totalizzate viaggiando alla strepitosa media di quasi tre a partita. Rimessa a posto, a suon di inconfutabili cifre, la certificata situazione, togliamo di mezzo fantasmi o se si preferisce anche il minimo allarmismo alla ricerca del top da ottenere nelle quattro sfide mancanti alla conclusione. A cominciare da quella di martedì 21 luglio con il Bologna, a Bergamo (alle 19,30 il pronti via). Caccia all’intera posta in palio per tenere oltremodo in vita l’obiettivo del secondo posto finale. Un traguardo da ritenere alla portata e assai ambito per due motivi: si acquisirebbe il titolo di vice campioni d’Italia e ci si piazzerebbe in un posto mai raggiunto nei 113 anni di vita del club nerazzurro. Parlando del Bologna, formazione di centro (43 punti, 28 in meno del team di Gian Piero Gasperini) occhi puntati su Musa Barrow, l’attaccante da un anno e mezzo nel capoluogo emiliano uno dei tanti figli di Zingonia particolarmente amato dalla totalità dei tifosi nerazzurri. Dall’inizio del campionato ad oggi il ventiduenne centravanti gambiano ha segnato otto gol, non affatto male per un giocatore con ancora notevoli margini di miglioramento. Altro ex il centrocampista-trequartista Riccardo Orsolini pure lui con l’attivo di otto reti. Segretario generale è il bergamasco doc Luca Befani, 51 anni, addetto stampa e team manager atalantino col presidente Ivan Ruggeri.

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