Atalanta, un attacco atomico
Oltre due gol di media partita

Atalanta macchina da gol. Anche il Bologna è tornato a casa con quattro reti sul groppone. L’undici emiliano, comunque, è in buona compagnia visto che nelle 30 partite sin qui disputate i nerazzurri ne hanno distribuite alle avversarie 64 con una media di oltre un paio a partita.

Cifre strabilianti tutt’altro che casuali in quanto figlie di azioni offensive (e non solo) spettacolari finalizzate appunto per confezionare gol a grappoli. Da amplificare a più non posso il primato in materia: ai nerazzurri, infatti, il podio delle marcature realizzate in campionato, due in più rispetto a quelle di sua maestà la Juventus. E non è finita mancando otto gare alla conclusione della terza stagione sportiva di fila da autentico sogno. La graduatoria, adesso, ci vede quinti a un passo dal Milan o se si preferisce dalla qualificazione alla Champions e già in posizione-League.

Si ha un bel dire di rimanere coi piedi per terra. In tal caso ci si dovrebbe scordare (per assurdo) di colpo dei numeri citati nonostante siano rigorosamente in piena regola. Ma allora dove lasciamo la bontà del gioco e la condizione atletica dell’intero collettivo invidiati persino dalle squadre etichettate a torto o a ragione big? Aggiungiamo anche l’intercambiabilità dei componenti della rosa e il quadro ci sembra oltremodo completato. E tra gli elementi che fanno dell’Atalanta un complesso straordinario inseriamo senza ombra di smentita i supporter definiti più volti da mister Gian Piero Gasperini «da autentico club metropolitano». La loro invasione per numero e qualità domenica prossima a Milano sugli spalti del «Meazza» (sponda interista) è del resto largamente annunciata da tempo.

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