Bergamo Nuoto batte il Cosenzae torna a vedere la promozione in A1

Voleva la rivincita e l’ha avuta. Adesso si va alla bella. La Bergamo Nuoto ha superato la Metropolis Cosenza per 8-6, pareggiando i conti dopo la sconfitta in gara1 e rimanda il verdetto finale per la promozione in serie A1 alla bella in programma mercoledì 21 giugno, ancora a Cosenza. Continua quindi il sogno della squadra orobica di pallanuoto che vede ormai vicina e alla portata la promozione in A1. Se la gioca alla pari con Cosenza e ci crede.

I bergamaschi si rendono protagonisti di una brutta partenza, poiché alle metà del secondo tempo i calabresi si erano trovati in vantaggio per 5-2, ma poi il solito gran cuore consente alla Bergamo Nuoto di mettere a segno un incredibile 6-1.
Dopo pochi minuti di gioco, gli ospiti si trovano subito avanti per 2-0, ma Kan pareggia trasformando un rigore e concretizzando una superiorità numerica. A questo punto il momento buio della Bergamo Nuoto, che incassa tre reti consecutive. E proprio quando si attende il crollo dei ragazzi di Lanza (allontanato dal piano vasca per proteste), i bergamaschi reagiscono, proprio come una grande squadra. Pilenga, atterrato alle 11 del mattino, dopo diverse ore di aereo dal Brasile, entra in vasca e insieme a Numa e Sessantini, suona la carica ai suoi compagni. Grazie anche alla rete di Morotti, infatti, si arriva alla fine delle terza frazione di gioco sul 6-6. I bergamaschi ci credono e trascinati anche dalle cinquecento persone assiepate sugli spalti della piscina Italcementi realizzano, con Lorenzi e Rota, le reti che nel quarto tempo fissano il risultato sul definitivo 8-6.

Bergamo Nuoto - Cosenza: 8-6
parziali: 2-3, 1-2, 3-1, 2-0.
Bergamo Nuoto: Epis, Kan 2, Pilenga 1, Rota 1, Lorenzi 1, L. Pelizzoli, Sessantini 1, Numa 1, Regonesi, A. Pelizzoli, Canova, Morotti 1. All. Lanza.
Metropolis Cosenza: Ruffelli, Cardenas, S. Avellino, Petik 2, Manna, F. Avellino, Nieves Urreli 2, Marozzo, Cassone, Perez Sanchez, Negro, Postiglione 2. All. Piccioni.
Arbitri: De Chiara di Napoli e Taccini di Torino.

(18/06/2006)

© RIPRODUZIONE RISERVATA