Cinquant’anni fa il trionfo di Gimondi
Conquista il Tour de France - Video

Proprio 50 anni fa, il 14 luglio 1965, Felice Gimondi vinceva, a 22 anni, il Tour de France diventando nel giro di tre settimane da promessa del ciclismo a star mondiale.

Un’impresa epica: la vittoria di Rouen, la conquista della maglia gialla, la cessione e poi la riconquista sui Pirenei, la giornata campale del Mont Ventoux, l’autorevole difesa sulle Alpi, la botta definitiva a Poulidor (a fine Tour sarà secondo a 2’40”) nella cronoscalata del Mont Revard. E il sigillo al capolavoro con l’ingresso trionfale al Parco dei Principi, la cattedrale del ciclismo, nella quale avevano già girato in maglia gialla i suoi miti Bartali e Coppi. Roba da brividi.

E un brivido ripercorre la schiena di Felice Gimondi ancor oggi, a mezzo secolo da quella straordinaria storia di vita. «Quello che sta succedendo in questa estate 2015 ha dell’incredibile: non pensavo che tanta gente fosse ancora così legata a quei lontani avvenimenti. Sapeste quante telefonate mi sono arrivate e quanti inviti ho ricevuto anche lontano da Bergamo». «Mi ha fatto molto piacere - continua Felice - leggere ogni giorno su L’Eco di Bergamo il dettaglio quotidiano di quella avventura. Mi avete aiutato a ricordare particolari che, peraltro, conservo nitidamente nella memoria. Sul piano sportivo le tre settimane di quel lontano 1965 rappresentano il ricordo più bello della mia vita».

Una carriera che, nonostante l’ingombrante presenza del «cannibale» Eddy Merckx, l’ha visto vincere anche tre Giri d’Italia (1967, 1969 e 1976), una Vuelta (1968), un campionato del mondo (1973), una Milano-Sanremo (1974), una Parigi-Roubaix (1966) e due Giri di Lombardia (1966 e 1973).

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