Crisi Atalanta, occhio al calendario
La salvezza è a quota 38-40 punti

Adesso che il terzultimo posto è appena 4 punti dietro (che valgono 5 per gli scontri diretti), e questo è il vantaggio minimo sulla zona retrocessione da metà settembre, l’Atalanta deve cominciare a fare i conti.

E a cercare quei 7-8, magari 9-10 punti che servono per garantirsi la salvezza ed evitare guai. È il caso di ragionare sulla classifica e sul calendario dell’Atalanta. Mancano 5 gare da giocare a Bergamo e 5 trasferte. In casa i nerazzurri affronteranno due squadre tranquille, Bologna e Chievo, due big che cercano punti per l’Europa, Milan e Roma, e al penultimo turno l’Udinese che in quel momento potrebbe essere già salva, anche se ha un calendario complicato. Diciamo che 7-8 punti (due vittorie, uno-due pareggi) sono sulla carta possibili. Vorrebbe dire essere a 37-38 punti solo con le partite giocate in casa.

In trasferta, invece, per i nerazzurri sono in programma lo scontro diretto di Palermo, quello col Genoa che all’ultimo turno dovrebbe però essere già salvo (quindi la sfida non sarebbe più uno scontro diretto...), il viaggio sulla carta con poche speranze a Napoli e due rivali «possibili», domenica la Lazio e il 10 aprile il Torino. In cinque partite un paio di punti - siamo al minimo sindacale - sono alla portata. Vorrebbe dire ritrovarsi a quota 40, e la terzultima a 40 punti arriva solo con un miracolo al momento poco credibile.

Ma l’Atalanta deve dare segnali di vita. Perché continuando di questo passo l’Atalanta diventerebbe una candidata alla serie B. Una squadra senza la sostanza che serve in attacco, con errori individuali spesso fatali in difesa, con un centrocampo sulla carta da metà classifica. Ma sulla carta non basta.

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