Defibrillatore: obbligatorio o no?
La confusione regna sovrana

Il defibrillatore è obbligatorio o no sui campi di gioco? Se sì, riguarda solo l’ambito professionistico o anche quello dilettantistico? In verità, la risposta ci sarebbe: è contenuta nel decreto firmato lo scorso 26 aprile dal ministro Renato Balduzzi.

Il defibrillatore è obbligatorio o no sui campi di gioco? Se sì, riguarda solo l’ambito professionistico o anche quello dilettantistico? In verità, la risposta ci sarebbe: è contenuta nel decreto firmato lo scorso 26 aprile dal ministro Renato Balduzzi.

«Le società sportive dilettantistiche e quelle sportive professionistiche dovranno dotarsi di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita. Sono escluse le società dilettantistiche che svolgono attività a ridotto impegno cardiocircolatorio».

Una risposta secca che prevede però tempistiche diverse per dotarsi dei defibrillatori: da quel 26 aprile 2013, le società dilettantistiche avevano 30 mesi di tempo per adeguarsi, quindi la scadenza per rispettare la legge è ottobre 2015; le società professionistiche, invece, avevano solo sei mesi di tempo, quindi adesso avrebbero dovuto essere già tutte in regola.

Qualcosa, però, non torna. Ci sono società sportive che si sono dotate di defibrillatori e altre invece no. Comuni che si stanno impegnando in campagne di informazione e altri invece no. Una bella confusione, per una questione estremamente importante, che sarà il tema di un convegno, dal titolo «Decreto Legge n. 158 del 13 settembre 2012 (Decreto Balduzzi): che fare?», organizzato dall’assessorato allo Sport del Comune di Albino, in collaborazione con il Coni Bergamo, il Csi e i Comuni dell’ambito della Media Valle Seriana, in programma lunedì 20 gennaio alle 20,30, all’auditorium comunale.

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