Delio Rossi se ne va: «voglio allenare una squadra di A»

Difficile momento per la società dopo l’addio dell’allenatore e le dimissioni di Randazzo

«Vado via, è una scelta difficile ma coerente con la scelta iniziale di venire a Bergamo per allenare in serie A. Sarei rimasto se ci fossimo salvati, ma voglio rimettermi in gioco con una possibilità di allenare in serie A. Bergamo mi ha rispettato come uomo e come allenatore, resta il rammarico di non aver potuto regalare un sogno che per un po’ abbiamo cullato». E’ l’addio di Delio Rossi a Bergamo.

L’allenatore dei nerazzurri l’ha annunciato ufficialmente in un incontro con la stampa. Quando si è compromesso tutto? gli è stato chiesto: «Forse nel derby di Brescia, forse in quelle dodici partite in trenta giorni giocate senza una rosa all’altezza - ha detto -. Ma abbiamo riportato la gente allo stadio, e per me questo è un grande risultato». E sul futuro dell’’Atalanta: «ha una buona base di partenza, cinque giocatori nell’under 21 e un gruppo che ha dimostrato di credere in questi colori». I problemi societari? «Io sono un allenatore e di queste cose non capisco niente».

Una coda di polemiche pesa intanto come un macigno sull’addio ufficiale del presidente Giacomo Randazzo all’Atalanta. «È un atto doveroso - scrive Randazzo in una lettera di commiato - per rispetto della mia persona e della reputazione che ho saputo guadagnarmi durante tutto l’arco della mia appartenenza all’Atalanta». Questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, si è tolto qualche «sassolino» dalle scarpe.

I motivi delle dimissioni sono così riassumibili: «L’Atalanta sta vivendo uno dei momenti più neri della sua storia e ha bisogno d’essere rifondata. Ma al sottoscritto non è stata data la possibilità di partecipare a questa rifondazione». Insomma Randazzo si è sentito escluso.

Nella lettera l’ormai ex presidente prosegue: «Purtroppo il sogno della salvezza non si è realizzato ma resta in me la consapevolezza di aver restituito una decorosa immagine alla società, di aver contribuito a ricreare entusiasmo attorno alla squadra e a ridare un significato all’intero campionato».

Un momento di particolare commozione Randazzo l’ha vissuto in conferenza stampa quando ha parlato dei tifosi e della loro vicinanza, commovente anche dopo la retrocessione.

Alla presidente Ruggeri invece Randazzo ha voluto lanciare un messaggio: «L’azionista di maggioranza ora deve fare chiarezza in fretta: è un suo dovere morale. Se non riesce a vendere la società, deve tornare a fare il presidente, come peraltro ha fatto anche in questi ultimi mesi ma con una confusione di ruoli».

Parole pesanti che non mancheranno di lasciare il segno. E nel pomeriggio è attesa anche la conferenza stampa d’addio di Delio Rossi.

(30/05/2005)

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