Denis non più inamovibile?
Livaja ha tolto ogni dubbio

German Denis non più inamovibile dallo scacchiere nerazzurro? Colantuono ci ha provato domenica a Torino sorprendendo proprio tutti all’ennesima potenza. In panchina, il Tanque; subito sul tappeto erboso il talentuoso ma, sin qui, controverso Livaja.

German Denis non più inamovibile dallo scacchiere nerazzurro? Stefano Colantuono ci ha provato domenica a Torino sorprendendo proprio tutti all’ennesima potenza. Fuori, o meglio in panchina, il Tanque; subito sul tappeto erboso il talentuoso ma, sin qui, controverso Livaja. Una scelta, quella del mister atalantino, coraggiosa ma anche di più. Peccato il pur comprensibile silenzio stampa che ci ha privato di conoscere i motivi della decisione, al riguardo, da parte del nostro tecnico. A conti fatti, comunque, non è che si sia notata una palpabile differenza sulle prestazioni del giovane croato e della punta argentina, subentratagli all’ undicesimo minuto della ripresa. Anche i media, del resto, sono stati abbastanza concordi sui voti da assegnare a entrambi. Insufficienza ai due con impercettibile apertura nei confronti dell’argentino.

A pesare sul giudizio negativo di Livaja è stata la mancanza assoluta di tiri in porta. A determinare, invece, la bocciatura di Denis la clamorosa occasione sprecata, a un passo dalla porta torinista, appena prima il madornale errore dell’arbitro Tagliavento. In ogni caso un qualsiasi confronto tra i due non può essere equo visto che Livaja ha giocato 56’ mentre Denis 39’. E a favore di Livaja non va preso in considerazione che con lui sul terreno di gioco il risultato era fissato sullo 0-0 e per di più con un’Atalanta avviata ad un probabile e meritato pareggio. Non è infatti colpa di Denis se, in sua presenza, il direttore di gara ha avuto un incredibile abbaglio, difficilmente, metabolizzabile nel tempo. E, si sa bene che quando i bomber rimangono, come si suol dire, all’asciutto le pagelle diventano puntualmente impietose. Tornando al “Denis non si tocca” una cosa è oltremodo certa: per scippargli, di colpo, la maglia Livaja avrebbe dovuto segnare almeno una doppietta ai granata o se preferite, anche solo un gol vincente. Così non è stato pertanto per Livaja altra occasione sprecata da certificare.

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