È morto George Best, mito del calcio Ha vinto tutto, gli eccessi l’hanno ucciso

Il nord-irlandese George Best, un «mito» del calcio, è morto a 59 anni a Londra, al Cromwel Hospital, dove si trovava ricoverato per una infezione epatica, legata alla sua situazione di dipendenza dall’alcol. Il fegato non ha più retto e il campione che ha fatto sognare i tifos del Manchester United e non solo non ce l’ha fatta. Irlandese di Belfast, negli anni Sessanta e Settanta ha vinto tutto col Manchester e ha conquistato anche il Pallone d’Oro. Un vero talento, rovinato però dagli eccessi fuori dal campo. L’alcol l’ha ucciso.

Look alla Beatles, modi anticonvenzionali, successo, donne: Best è stato il simbolo di un’epoca, che l’ha voluto al suo apice proprio nel ’68, quando a soli 22 anni ha travolto con i Red Devils il Benfica di Eusebio

nella finale di Coppa dei Campioni, portando il Manchester United sul tetto d’Europa e conquistando nello stesso anno il Pallone d’oro.

La parabola discendente del campione nato a Belfast

è cominciata però molto presto. Cacciato dal Machester, perchè non si presentava agli allenamenti e già si notavano i problemi

legati al bere, era andato a giocare in America. Tornato in Inghilterra si è ridotto a dormire sulle panchine dei parchi, passando da una clinica all’altra per tentare la disintossicazione dall’alcol. Problemi con la polizia, denunce, notti in carcere, infine i guai di salute, fino al trapianto del fegato nel 2002. Ma anche quello non era

bastato. E l’alcol l’ha portato a morire.

(25/11/2005)

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