Foppapedretti, arriva la schiacciatrice Bacchi

Arriva da una strepitosa stagione con la maglia della Magic Pack Cremona il primo rinforzo per la Foppapedretti Bergamo. Si tratta della schiacciatrice Lucia Bacchi, nata a Casalmaggiore (Cr) il 4 gennaio 1981 e capitano della formazione che ha mancato di un soffio, nella Finale dei Play Off di A2, la promozione nella massima serie. Campionato di A1 che Lucia conquisterà invece con la maglia della Foppapedretti Bergamo.

«C’è ancora un po’ di delusione per la serie A1 sfiorata... Una delusione resa però più dolce dall’arrivo a Bergamo. E c’è anche un po’ di dispiacere lasciando Cremona, dove ho passato tre anni splendidi. Ma adesso sono davvero carica e penso di poter cancellare in fretta delusione e tristezza buttandomi subito in questa grande avventura. Non avrò nemmeno bisogno di molto tempo per ambientarmi, perché in questi ultimi anni ho giocato talmente tante amichevoli a Bergamo che mi sembra di conoscere già un po’ tutti».
Alta 181 centimetri, con la maglia numero 1 di Cremona ha disputato gli ultimi tre campionati in A2; prima un anno alla Burro Virgilio Curtatone e due alla Dimeglio Busto Arsizio, sempre in A2. Nel 2001-2002, invece, una stagione in B1 con la Display Reggio Emilia. «Ho iniziato a giocare a nove anni a Casalmaggiore, il paese dove sono nata. La prima serie B l’ho conosciuta a San Giorgio Mantova, dove sono rimasta per quattro anni. Poi un anno a Reggio Emilia, quindi Busto Arsizio e Cremona».  

E adesso Bergamo. Perché? «E’ il mio primo anno in A1. E buttandomi in questa avventura mi sono detta: se lo devo fare, allora lo devo fare a Bergamo, che è il sogno di tutte le ragazzine che iniziano a giocare a volley ed è il massimo per una pallavolista. Il mio primo obiettivo sarà quello di dimostrare che ci posso stare... Ci vorrà un po’ per entrare nei meccanismi e per abituarmi a stare in una rosa di atlete tutte fortissime. So di dover farmi trovare sempre pronta per poter sfruttare ogni occasione che mi si presenterà. Perciò non dovrò far altro che lavorare, lavorare duramente. Ma questo non mi spaventa».

Si lotterà su quattro fronti: «Il ritmo sarà alto, ma anche in A2, lo scorso campionato, abbiamo avuto tantissimi turni infrasettimanali, perciò non sarà un problema. Anzi, credo sia positivo poter giocare in più competizioni: significa che ci potrebbe essere spazio per tutte».
(21/05/2008)

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