Foppapedretti, arriva la schiacciatrice Bacchi

«C’è ancora un po’ di delusione per la serie A1 sfiorata... Una delusione resa però più dolce dall’arrivo a Bergamo. E c’è anche un po’ di dispiacere lasciando Cremona, dove ho passato tre anni splendidi. Ma adesso sono davvero carica e penso di poter cancellare in fretta delusione e tristezza buttandomi subito in questa grande avventura. Non avrò nemmeno bisogno di molto tempo per ambientarmi, perché in questi ultimi anni ho giocato talmente tante amichevoli a Bergamo che mi sembra di conoscere già un po’ tutti».
Alta 181 centimetri, con la maglia numero 1 di Cremona ha disputato gli ultimi tre campionati in A2; prima un anno alla Burro Virgilio Curtatone e due alla Dimeglio Busto Arsizio, sempre in A2. Nel 2001-2002, invece, una stagione in B1 con la Display Reggio Emilia. «Ho iniziato a giocare a nove anni a Casalmaggiore, il paese dove sono nata. La prima serie B l’ho conosciuta a San Giorgio Mantova, dove sono rimasta per quattro anni. Poi un anno a Reggio Emilia, quindi Busto Arsizio e Cremona».
E adesso Bergamo. Perché? «E’ il mio primo anno in A1. E buttandomi in questa avventura mi sono detta: se lo devo fare, allora lo devo fare a Bergamo, che è il sogno di tutte le ragazzine che iniziano a giocare a volley ed è il massimo per una pallavolista. Il mio primo obiettivo sarà quello di dimostrare che ci posso stare... Ci vorrà un po’ per entrare nei meccanismi e per abituarmi a stare in una rosa di atlete tutte fortissime. So di dover farmi trovare sempre pronta per poter sfruttare ogni occasione che mi si presenterà . Perciò non dovrò far altro che lavorare, lavorare duramente. Ma questo non mi spaventa».
Si lotterà su quattro fronti: «Il ritmo sarà alto, ma anche in A2, lo scorso campionato, abbiamo avuto tantissimi turni infrasettimanali, perciò non sarà un problema. Anzi, credo sia positivo poter giocare in più competizioni: significa che ci potrebbe essere spazio per tutte».
(21/05/2008)
e.roncalli
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