Gasperini: il pareggio va bene
«E continuiamo a sognare l’Europa»

«Per me resta un’ottima prestazione di squadra con prove di rilievo dei singoli». Nonostante la Fiorentina abbia stoppato la marcia della sua Atalanta, Gian Piero Gasperini si dice soddisfatto dello 0-0.

«È stata una buona gara, equilibrata anche se dominata a lungo da parte nostra, di fronte a un avversario che nel corso dei novanta minuti s’è assestato bene» spiega l’allenatore nerazzurro. Stavolta l’attacco guidato da Gomez è rimasto a secco: «Lui è un giocatore di assoluto valore, se ogni volta risultasse decisivo a questo punto saremmo in testa alla classifica. Abbiamo creato tante possibilità, ma rifinito e concluso non benissimo».

Hanno destato sorpresa le scelte tattiche dal primo minuto, con Kurtic arretrato al posto dello squalificato Kessie e D’Alessandro alto a destra: «C’era l’esigenza di sfruttare meglio l’uomo sulla fascia perché la Fiorentina schierava due esterni entrambi molto offensivi, poi nel secondo tempo ho cambiato mettendo Grassi perché ritenevo opportuno farlo in quel momento» prosegue il tecnico di casa.

«Abbiamo dieci punti in più in classifica rispetto agli avversari di oggi, che sono carichi di giocatori di qualità: questo per noi deve essere motivo di orgoglio» ha aggiunto l’allenatore dei bergamaschi. «È stata una partita equilibrata e io sono molto soddisfatto di questa gara. Nel complesso abbiamo fatto bene. Prosegue il nostro sogno europeo? Assolutamente sì: mancano ancora tante partite. Siamo in lotta per l’Europa League e ce la giocheremo sino alla fine» ha poi aggiunto Gasperini, ai microfoni di Premium Sport.

Sul fronte opposto Paulo Sousa si dice contento del punto strappato all’outsider del campionato: «Mi piacer poter competere con squadre come l’Atalanta, dotate di cultura sportiva e capaci di lavorare sulla crescita dei giocatori», esordisce l’uomo in sella ai viola. La zona Europa League è comunque lontana, anche se matematicamente le speranze non sono del tutto svanite: «I ragazzi ci tengono a lavorare per l’obiettivo e a onorare la maglia - commenta Sousa -. Siamo stati chiari fin dal primo giorno, quando il direttore sportivo è venuto davanti alla stampa dichiarando che avremmo voluto essere competitivi: mi pare che ci stiamo riuscendo».

La soddisfazione è per uno schieramento che non ha lasciato troppo spazio all’iniziativa dei pezzi da novanta locali: «L’assetto tattico ha funzionato, era studiato per vincere la partita. Abbiamo dimostrato di poter reggere il confronto con una delle squadre più in forma». Ultima battuta su Tatarusanu, il cui rendimento sembra in ascesa dopo l’arrivo di Sportiello (ex di turno) dal calciomercato di riparazione al netto della parata decisiva su Freuler: «La competizione interna è fondamentale sia per il singolo che per il collettivo».

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