Il Comune di Bergamo non cede AlbinoLeffe senza stadio

A rischio anche Cesena-Atalanta. Il vice sindaco Ebe Sorti Ravasio: « Da parte di Galliani solo risposte arroganti»

Sindaco e Prefetto sono ancora in vacanza e hanno annunciato che parleranno solo nella mattinata di sabato 27 agosto, vale a dire il giorno in cui dovrebbe iniziare il campionato di serie B. Una cosa però è certa: AlbinoLeffe-Rimini non si potrà disputare allo stadio di Bergamo. Il vicesindaco della città, Ebe Sorti Ravasio, ha infatti firmato l’ordinanza con cui l’amministrazione comunale vieta l’utilizzo dello «Stadio Atleti Azzurri d’Italia» per la giornata di sabato 27 agosto alle ore 15. Il provvedimento, ampiamente annunciato nei giorni scorsi e in linea con la presa di posizione dei sindaci manifestata anche al ministro dell’Interno, Giuseppe Pisanu, viene motivato, fra l’altro, con il possibile pregiudizio che «il necessario incremento dei servizi di vigilanza potrebbe avere sulle attività di controllo del traffico, dell’abusivismo commerciale e di rilevazione degli incidenti stradali ad oggi demandate al Comune». Appresa la notizia, Adriano Galliani, presidente della Lega Calcio, ha ribadito «che la serie B giocherà di sabato alle 15. Se qualche stadio non sarà disponibile, le partite verranno rinviate a data da destinarsi».

In serata ha aggiuinto : «Abbiamo deciso di rinviare sei gare di Serie B in programma sabato pomeriggio, i sindaci che ci hanno vietato gli stadi se ne assumono la responsabilità e i nostri avvocati sono al lavoro per valutare azioni legali».

Pronta la replica del vice sindaco di Bergamo, Ebe Sorti Ravasio, che intervenendo ai microfoni dell’Agenzia di stampa radiofonica GRT ha dichiarato: «La risposta di Galliani la trovo arrogante, nel senso che vedere solo il problema del calcio e non considerare anche le problematiche del territorio non è una cosa corretta. Credo che sarebbe meglio fare un confronto e sentire anche le ragioni degli amministratori e cercare di far conciliare le esigenze degli uni e degli altri». L’unica via d’uscita, secondo il vice sindaco di Bergamo, è quella del dialogo: «La situazione si risolverà solo se ci sarà ragionevolezza a parte della Lega Calcio».Nel frattempo altre città stanno seguendo la linea adottata da Piacenza e Bergamo (sono state fatte ordinanze anche a Brescia, Arezzo, Cesena e Modena e sono pronti a farla anche i sindaci di Verona, Trieste, Bologna, Terni, Vicenza e Catania) e stando così le cose sarà proprio interessante vedere quante squadre scenderanno in campo sabato e quali provvedimenti prenderà la Lega: sicuramente le gare saranno recuperate, ma cosa succederà a quelle società le cui squadre non si presenteranno all’appuntamento dove sicuramente ci saranno gli arbitri già designati? Ad esempio, l’Atalanta dovrà andare in «gita» a Cesena oppure no? La risposta alla prossima puntata.

(25/08/2005)

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