Ivan Ruggeri: «Carraro non è più il mio presidente»

Ivan Ruggeri è soddisfatto per l’esito della riunione di oggi alla Lega Calcio. Il presidente dell’Atalanta ha due buoni motivi di conforto per le decisioni prese dall’assemblea: primo, la conferma del blocco di Coppa Italia e campionato da parte di tuti i 19 club ribelli; secondo, la decisione di tutte le altre società di B di seguirlo nel vietare ai propri giocatori Under 16, 18 e 19 di rispondere alle convocazioni in Nazionale.

«Riteniamo di non essere tutelati - ha ribadito Ruggeri - e quindi tutta la Serie B per solidarietà ha aderito all’ iniziativa presa ieri dal sottoscritto nei confronti delle Nazionali giovanili. Per quanto mi riguarda, poi, sono pronto a resistere a oltranza al blocco del campionato, che sarà evitato solo se ci saranno cambiamenti radicali. A Firenze, dove dovremmo giocare la prima partita, andremo da turisti, a vedere la città».

La riunione odierna ha però confermato la spaccatura esistente tra Lega e Federcalcio. «È vero - ribatte il presidente atalantino - ma non siamo stati noi a creare questa situazione. Le responsabilità sono di altri. Non tocca certo a me sollevare il presidente della Figc, però posso affermare che da oggi Carraro non è più il mio presidente. A Carraro chiederemo il resoconto di quanto fatto dalla federazione ma, visto che i fatti parlano da soli, arriverà la richiesta di sfiducia. Se si dimetterà, bisognerà trovare qualcuno che sappia risolvere i problemi attuali».

(22/08/2003)

© RIPRODUZIONE RISERVATA