Ivan Ruggeri, lungo applauso
Oggi sono due anni dalla scomparsa

La data esatta per il secondo anniversario della sua scomparsa è il 6 aprile, Lunedì dell’Angelo. Bene ha fatto quindi l’Atalanta a ricordare il suo sfortunato ex presidente con leggero anticipo e con delicatezza, spendendo parole affettuose e regalando allo stadio il volto sorridente di Ivan sul maxischermo.

Ruggeri è stato accolto da un lunghissimo applauso che sarà arrivato fin su in villa, attraversando il bosco, a scaldare i cuori di chi ancora non si rassegna.

Ecco i «numeri» di Atalanta-Torino

8 GLIK Il difensore polacco è famoso per essere un goleador, soprattutto di testa in tuffo, specialità in cui è davvero bravo. Ieri non c’è stato bisogno di acrobazie. L’Atalanta era già sotto di un gol e faticava a ritrovarsi quando il Toro ha battuto un corner che ha superato tutta la difesa atalantina disposta a presepe (che, alla vigilia di Pasqua, non ci pare una buona idea). Il prode Kamil era lì, sul secondo palo, indisturbato. E l’ha piazzata precisa di piede. Improvvisamente, nello stadio, è sceso il buio. Glik, s’era spenta la luce.

7 FRANCESCA BERTUZZO La graziosa figlia di Eziogol era ospite dell’Atalanta in tribuna. Una tifosa granata con Bergamo nel cuore. Ma qualcuno glielo deve dire. Che lo striscione «Benvenuta Francesca» non era per lei.

5 CESARE BOVOPanchina ieri per il difensore romano del Toro, tornato a vestire granata due anni or sono, dopo esperienze in tutt’Italia. A chi gli chiedesse lumi sulla mancata utilizzazione del suo numero 5, il tecnico Ventura pare abbia risposto: «È stato preservato per la festività odierna. È sempre auspicabile averlo fresco, il Bovo di Pasqua».

3 MICHELA VITTORIA BRAMBILLA La proposta dell’avvenente parlamentare lecchese di carcerare chi si nutrisse di coniglio (in umido o arrosto, con o senza patate) ha scatenato un putiferio anche in Bergamasca. La vicenda ci ha ricordato il divieto, in atto da tempo, di mangiare gli uccellini (col nostro piatto più famoso, a base di polenta, andato a ramengo), sostituiti al massimo con le quaglie. La vittima più recente di questo caso è stato ahinoi Sportiello che, tra tutti i granata in campo, ha scelto proprio Quagliarella. Per farsi uccellare.

2 GUIDAL’arbitro di Torre Annunziata non è stato per nulla convincente. Al di là di alcuni episodi assai dubbi, ha permesso al portiere granata Padelli di prendersela comoda ad ogni rinvio. Nell’ordine, prima di calciare la palla, si pettinava, faceva un paio di gargarismi, si aggiustava le stringhe e aggiornava il suo profilo Facebook. All’87’ però l’arbitro ha estratto il cartellino giallo. Quelli del Toro han provato a protestare, ma Guida è stato irremovibile: «Gli atalantini s’erano scaldati al punto di infiammarsi. Ho dovuto ammonirlo. Non volevo cadere da Padelli alla brace».

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