La Grecia sogna di sgambettare anche i favoritissimi cechi

L’antica Grecia contro la nuova Repubblica. La storia imporrebbe di caricare Grecia-Repubblica Ceca di un significato sociopolitico ben pregno: la culla della civiltà europea contro il simbolo della recente evoluzione continentale. Stasera (ore 20,45, diretta su Rai 1) sarà solamente la sfida per scalare la cima dell’Europa calcistica. Chi vince va in finale. E in ogni caso sarà una bella realtà: né antica, né moderna, solo una piacevole certezza.

I cechi sono favoriti. Per il bilancio dirompente: 4 vittorie su 4, 10 gol fatti (5 del capocannoniere Baros) e 4 subiti nell’Europeo. E uno strascico sensazionale di risultati dalle qualificazioni in poi. Mai una perplessità: un filotto positivo disegnato da uno strapotere tecnico e una forza straripante. I grandi numeri sono gli unici a tendere l’elastico dietro l’angolo alla nuova Repubblica d’Europa. E non solo per il percorso netto, ma anche perché la Grecia non ha mai battuto l’ex Cecoslovacchia: 5 sconfitte e un pareggio. La Grecia (nella foto tutta la foto) si attacca al ruolo di ammazzagrandi. Battuto il Portogallo all’esordio, eliminata la Spagna, eliminata la Francia. Ora prova con l’ultimo muro. Il grande intruso parla ellenico. E di antico ha molto poco. Anzi ha la forza nuova dell’inossidabile Otto Rehhagel. ct tedesco che della teutonicità fa un’accezione di forza e disciplina. Tatticamente sarà una gara difficile da sbloccare e decifrare. La Repubblica Ceca prenderà la partita in mano, anche per l’ormai nota e accorta tattica greca. Ma molto dipenderà da chi riuscirà a segnare per primo. Anche se, sinora, la Repubblica Ceca ha sempre dato il meglio di sé nel secondo tempo. Si gioca molto Pavel Nedved. Un’ammonizione gli farebbe saltare la finale e dopo Manchester sarebbe una delusione incancellabile. Si parla anche di questo in casa del ct Karel Bruckner. Che non carica l’evento: «La nostra squadra non è solo Nedved». Pavel giocherà, magari stando attento a qualche entrataccia letale, ma giocherà.

Ci sarà anche dall’altro lato il giustiziere della Francia, l’angelo greco: Angelos Charisteas. Che vuol continuare a stupire: «Non sarà facile, contro una squadra di cui tutti riconosciamo il valore e che è cresciuta molto. Ma attenti, noi abbiamo tutta l’intenzione di continuare a fare sorprese. Per vincere, dovremo giocare allo stesso livello della partita contro la Francia. Noi comunque siamo fiduciosi, perché non dovremmo andare in finale?». E ct di ferro, Otto Rehhagel, commenta: «La Repubblica Ceca è favorita. Ha giocatori eccezionali, non c’è dubbio. Noi abbiamo poche possibilità ma cercheremo di sfruttarle». Ma non si fida certo dei greci e non solo per circostanza il «colonnello» ceko Bruckner: «La Grecia ha battuto il Portogallo, cioè la squadra di casa, e la Francia, ovvero la nazionale campione in carica. Non credo davvero che facciano solo un gioco distruttivo».

Probabili formazioni

GRECIA (4-4-2) : 1 Nikopolidis; 2 Seitaridis, 19 Kapsis, 5 Dellas, 14 Fyssas; 7 Zagorakis, 20 Karagounis, 6 Basinas, 8 Giannakopoulos; 15 Vryzas, 9 Charistes. In panchina 12 Chalkias, 13 Katergiannakis, 4 Dabizas, 18 Goumas, 3 Venetids, 10 Tsartas, 16 Kafes, 23 Lakis, 22 Katsouranis, 17 Georgiadis, 11 Nikolaidis, 21 Papadopoulos. All. Rehhagel.

REPUBBLICA CECA (4-4-1-1) : 1 Cech; 2 Grygera, 5 Bolf, 21 Ujfalusi, 6 Jankulovski; 8 Poborsky, 4 Galasek, 10 Rosicky, 11 Nedved; 15 Baros; 9 Koller. In panchina 16 Blazek, 23 Kinsky, 3 Mares, 13 Jiranek, 17 Huebshman, 22 Rozehnal, 20 Plasil, 7 Smicer, 19 Tyce, 14 Vachousek, 18 Heinz, 12 Lokvenc. All. Bruckner.

ARBITRO : Collina.

(01/07/2004)

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