La «Brembo» e il team «Italtrans»
Un po' di bergamasco nella Moto 2

Per il secondo anno consecutivo non ci sono piloti italiani al via del Mondiale ma a tenere alto il nome della bergamasca ci pensano la Brembo e il team Italtrans.

Per il secondo anno consecutivo non ci sono piloti italiani al via del Mondiale ma a tenere alto il nome della bergamasca ci pensano la Brembo e il team Italtrans. L'azienda orobica fornisce i suoi impianti frenanti a 14 dei 17 piloti della MotoGp, incluse le Yamaha di Lorenzo e Spies, le Ducati di Rossi e Hayden e le Honda di Stoner, Pedrosa e Dovizioso.

Malgrado il regolamento ostacoli la ricerca stabilendo un limite di 320 mm per il diametro dei dischi, gli ingegneri della Brembo sono riusciti a ridurre del 12 per cento il peso delle pinze. Ben 34 su 39 sono invece i piloti della Moto2 che si avvalgono dei prodotti Brembo. Tra questi anche l'Italtrans Racing Team che schiera il venezuelano Robertino Pietri e il comasco Claudio Corti.

Leader nella logistica e nel trasporto di prodotti alimentari, l'azienda di San Paolo d'Argon è da sempre legata al mondo dei motori. Dopo aver sponsorizzato Roberto Locatelli ha creato un team che in camion ha corso prima al Rally dei Faraoni e poi alla Dakar, nella categoria camion. E già l'anno scorso Germano, Claudio e Laura Bellina sono entrati nel Mondiale, nella classe Moto2. Dove hanno colto una vittoria (a Sepang) e un terzo posto, entrambi con Roberto Rolfo.

Quest'anno, complice il ritorno di Rolfo in Superbike, l'Italtrans ha confermato il venezuelano Pietri, malgrado l'anno passato in 17 Gp abbia raccolto un solo punto, con il 15° posto al Gp del Portogallo. Decisiva per il suo ingaggio l'amicizia che lega il padre con il presidente della Federazione Internazionale, il connazionale Vito Ippolito. Al suo fianco c'è il lariano Corti, già tre volte vicecampione nel mondiale Superstock, nel 2006, 2007 e 2009. A metà febbraio, all'Estoril, ha fatto segnare il miglior tempo. Quel giorno, prima di tornare in pista per gli ultimi giri, Corti fece una scommessa con il team manager sul tempo che considerava fattibile.

E dopo aver rispettato la promessa fece sapere, con un gesto mentre era ancora in sella, di essere pronto a riscuotere la posta. L'altro ieri, in Qatar, Corti ha invece fatto segnare il 10° tempo mentre ieri è sceso di 5 posizioni ma, a parte il tedesco Bradl, tutti i piloti che lo precedono sono racchiusi in meno di un secondo.

Giovanni Cortinovis

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