L’Italia di Mancini è pronta, venerdì sera iniziano gli Europei. In squadra Toloi e Pessina

A 24 ore dall’esordio con la Turchia, Mancini non nasconde l’Italia. Anzi infonde fiducia a chi spera di rivivere notti magiche e di ripartire all’insegna del calcio e dell’orgoglio nazionale. Questa volta, è l’auspicio generale, le bandiere su balconi e finestre saranno riferiti solo sogno azzurro. «Ero fiducioso dall’inizio, oggi ancora di più», dice il ct. Arriva però anche una tegola: Lorenzo Pellegrini ha lasciato il ritiro per un problema al flessore. Al suo posto c’è Castrovilli.

Ci siamo. Venerdì 11 giugno l’Italia aprirà Euro2020 affrontando la Turchia in un Olimpico che non sarà pieno, ma che dopo mesi di stadi vuoti avrà la forza di sembrare gremito, almeno per gli azzurri, soprattutto al momento dell’inno che canteranno anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ma anche altri ospiti di alto rango, dalla Casellati a Sassoli, da Malagò a Gravina.

In tribuna d’onore anche le massime istituzioni calcistiche come Infantino e Ceferin oltre a politici turchi e di altre nazioni. L’attesa della squadra, vogliosa di ripartire, è la stessa di Roberto Mancini che a Milano per Italia-Svezia, la gara della disfatta Mondiale, non c’era ma che da lì ha dovuto ricostruire una Nazionale che ha toccato uno dei punti più bassi della sua storia. Lo ha fatto alla grande e adesso non vuole fermarsi anche per ridare il sorriso a un popolo che, come tutto il mondo, ha vissuto una pandemia che ha sconvolto le esistenze.

«Sarà una partita difficile, è una ”prima”, ci sarà pressione ma cercheremo di far divertire la gente avendo rispetto della Turchia, ottima squadra con giocatori di talento». Mancini si dice anche «molto fiducioso» sulle chance degli azzurri di arrivare a Londra e dispiaciuto per un Olimpico solo parzialmente affollato: «Sarebbe stato meglio avere molte più persone, ci dispiace, ne avremo 16mila tra cui molti tifosi turchi. Lo stadio pieno ci avrebbe dato un maggior aiuto e sarebbe stato il nostro dodicesimo uomo in campo, ma comunque giochiamo a Roma e ci fa piacere avere il pubblico sugli spalti». Nella squadra dell’Italia due atalantini: Toloi e Pessina, quest’ultimo inserito nella Nazionale dopo l’infortunio di Sensi.

Unico dispiacere, aver dovuto rinunciare a due pedine importanti, due fedelissimi del suo gruppo, Sensi prima e Pellegrini poi. «Lorenzo il giorno prima stava bene e aveva fatto la partitina - svela il ”Mancio” - Ci dispiace che abbia lasciato l’Europeo all’ultimo giorno, entrambi avrebbero meritato di disputarlo. Speriamo possano guarire in fretta». In gruppo Pessina per Sensi e Castrovilli per Pellegrini, venerdì non toccherà a loro, almeno dall’inizio, ma questa Nazionale ragiona sempre da gruppo e in ciascuno dei 26 c’è grande entusiasmo e voglia di fare grandi cose.

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